lunedì, Dicembre 23, 2024
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L’amministrazione studia una variante al Piano regolare per tutelare una zona e difenderla dalle costruzioni. Il sindaco: «I vincoli su un’area sovraccomunale dal Monte Corno alla A4»

Ecco il parco contro il cemento

La giunta Pienazza mette le mani avanti per impedire che i fiumi di cemento possano anche colare sul suo territorio già ampiamente devastato e compromesso. E lo fa ponendo sotto tutela una vasta area che comprende il Monte Corno, la prospiciente fascia a lago, tutta la zona collinare che dallo stesso Monte Corno si estende attraverso il Monte Mario fino giù all’autostrada Milano-Venezia. «Entro fine anno dovremo approvare l’individuazione e la perimetrazione dell’area da destinare a parco locale di interesse sovraccomunale – spiega il sindaco Fiorenzo Pienazza – altrimenti il nostro impegno viene vanificato». Infatti, entro fine anno la Provincia di Brescia deve poter acquisire gli atti e procedere alla sua approvazione. In questi giorni l’amministrazione comunale ha, quindi, proceduto ad informare con avviso pubblico l’avvio del procedimento di variante semplificata al piano regolatore appunto per individuare il futuro parco naturale da salvaguardare. Si tratta di una possibilità offerta dalla legge regionale 86 del 1983 per tutelare aree di particolare rilevanza naturale ed ambientale, aventi grande importanza strategica nella politica della tutela e della riqualificazione del territorio, della flora, della fauna e del paesaggio. Quella tra il Monte Corno ed il Monte Mario è sicuramente una zona che rispecchia in pieno queste connotazioni. I tentativi di «saccheggiarla» con ville o con abitazioni agricole o attività ricreative più o meno camuffate sono stati frequenti. A metà degli anni Settanta, per esempio, ci fu una sollevazione popolare contro la giunta di allora perché si vociferava di possibili appetiti da parte di alcuni «palazzinari» dell’epoca. Che non ebbero (per fortuna) esito. Ovviamente, la creazione del parco naturale sovraccomunale non modificherà la zonizzazione esistente del territorio. Uno dei primi punti approvati da questa amministrazione è stato proprio il documento votato in aula consiliare nel giugno 2002 che prevedeva «l’individuazione di àmbiti di tutela e valorizzazione ambientale, anche tramite l’istituzione di parchi di interesse comunale e sovraccomunale». Inoltre, la zona individuata dalla giunta Pienazza è considerata nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di «rilevanza paesistica ad alto valore percettivo, connotate dalla presenza di fattori fisico-ambientali che ne determinano la qualità d’insieme, dislocate lungo itinerari di fruizione paesistica». I due monti sono ricchi di flora e fauna, addirittura alcune specie di uccelli vengono a nidificare oppure transitano in periodi dell’anno. Non solo, ma esistono alcune cascine agricole e vaste macche di verde. Adesso chi ne abbia interesse, come recita l’avviso del Comune, può presentare istanze o osservazioni per la determinazione delle scelte urbanistiche. Tempo massimo: 6 settembre. Poi, sarà il turno della valutazione delle domande eventualmente presentate. La variante del nuovo parco dovrebbe giungere in aula, per l’approvazione, in autunno così da permetterne la trasmissione alla Provincia entro dicembre di quest’anno.

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