Sabato 9 maggio si è svolta la seconda edizione di “Let’s Clean Up Europe!” e il bilancio riporta centinaia di chili di rifiuti sparsi abusivamente tra lago ed entroterra. Un problema non solo desenzanese, visto il significato della campagna europea, ma che richiama l’attenzione sul rispetto dell’ambiente.
Anche a Desenzano del Garda si è svolta la seconda campagna europea di pulizia ambientale Let’s Clean Up Europe! (Puliamo l’Europa), contro l’abbandono dei rifiuti tra lago ed entroterra e per sensibilizzare a un maggiore rispetto dell’ambiente in cui viviamo.
Ad aprire la giornata sono stati i sommozzatori del sodalizio desenzanese Talata Sub, che con l’appoggio della Lega Navale Desenzano, si sono immersi per la pulizia dei fondali nello spazio antistante il porto cittadino. Al termine dell’immersione, il risultato dei rifiuti raccolti è stato piuttosto sconfortante: circa 30 pneumatici recuperati, un centinaio di chili di vetro, per lo più bottiglie di birra e materiale vario, anche molti manufatti di arredo urbano gettati in acqua per un totale di circa 200 kg.
Nel pomeriggio la “missione” si è spostata nell’entroterra, con la partecipazione di tanti cittadini. Dalle 14.30, associazioni e volontari si sono dati appuntamento in diversi punti di raccolta: alla spiaggia della Lega Navale per la pulizia del lido Vò, al parcheggio dell’ospedale per la pulizia del Monte Corno e del Pusonaro, in piazza per la Concordia per le aree verdi di San Martino d/B. Le operazioni sono state coordinate dalla sezione Brescia-Desenzano della Lega Navale Italiana, dalla sezione desenzanese del Club Alpino Italiano, dai gruppi Alpini e Artiglieri di San Martino e dall’associazione Airone Rosso.
Ecco il “bilancio” dei rifiuti raccolti nelle varie zone: 350 kg di materiali al Pusonaro, 200 kg nelle aree Vò e litorale, 100 kg nella frazione di San Martino.
«Al termine di questa campagna di pulizia ambientale – afferma l’assessore all’Ambiente e all’Ecologia Maurizio Maffi – spiace constatare che civiltà e rispetto per l’ambiente e per chi vive intorno a noi sono poco diffusi. Lo dimostra quello che abbiamo trovato sul territorio: pneumatici, carrozzine per bambini, buste di spazzatura, vetro, plastica, materiali di scarto derivati da piccoli lavori domestici, giocattoli, oggetti medicali, persino una damigiana… Una riflessione sorge spontanea: chi abbandona questi rifiuti non si rende conto che sta avvelenando la natura e anche se stesso?».
Il problema dell’abbandono abusivo dei rifiuti, purtroppo, non riguarda solo Desenzano e il Basso Garda, ma anche altre parti d’Italia e d’Europa. Tornando al territorio desenzanese, si ricorda che oltre al servizio “porta a porta” e quello di raccolta rifiuti ingombranti, le isole ecologiche comunali sono ben tre, aperte sette giorni su sette e con ampio orario.