El Guera, al secolo Guerrino Salandini, il 27 dicembre scorso è stato insignito della onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. “Una vita di Battaglie” è il titolo del suo libro pubblicato nel 2015 per iniziativa del Comitato del Capitel di Cavalcaselle, dove Guerrino, nato spastico, racconta la sua vita contrassegnata da una continua lotta per la sopravvivenza e per cercare di essere considerato ” persona” a 36 gradi, con diritti e doveri di ogni cittadino.
Ed è stato propria la sua storia, vergata da Francesco Giardina, sotto precisa dettatura de El Guera, attuale vicepresidente della Onlus La Nostra Casa, di San Benedetto di Lugana, a far breccia nel cuore del presidente Sergio Mattarella ed a sottoscrivere il decreto di conferimento della onorificenza. E’ si perchè il libro di Guerrino Salandini è proprio capitato sulla scrivania del Capo dello Stato attraverso i tanti amici de El Guera.
“Credevo fosse uno scherzo quando un caro amico come Gabriele Munari mi diede la notizia di prima mano – spiega commosso ed agitatissimo Guerrino Salandini – ma la lettera del prefetto Salvatore Mulas è precisa ed eloquente. Non mi aspettavo tanta considerazione e tanta stima. Piango di gioia ma sono amareggiato fortemente a che non sia con noi a festeggiare l’amico carissimo Don Bruno Pozzetti. Con lui ho condiviso davvero tanto lavoro e tante soddisfazioni. Era il 7 settembre 1981 quando avviammo l’attività della Nostra Casa. Quanti ricordi, quante esperienze. Quanto è stato grande Don Bruno. E’ si, la dedico a lui, con tutto il mio cuore questa onorificenza, ringraziando infinitamente il Presidente Mattarella, sempre attento ai meno fortunati.”
“Prestare le dita ed il personal computer a El Guera è stata una profonda esperienza di amicizia – spiega super contento per l’onorificenza appena giunta all’amico Guerrino Francesco Giardina – soprattutto entrare nella sua lunga e tormentata vita è stato davvero commovente. Ho esaudito un suo desidero che coccolava da tempo e che ha messo a nudo una vita combattuta grazie ad una mente attenta in un corpo segnato dalle conseguenze del parto con il forcipe nel luglio 1942. Ritengo che questo importante riconoscimento onorifico se lo sia davvero ampiamente meritato perchè El Guera ci ha dimostrato che la vita va vissuta sempre e comunque.”