Dellai ha firmato, le carte sono a posto. Ieri pomeriggio il progetto è passato al vaglio del comitato tecnico provinciale e della conferenza dei servizi per i parere e le eventuali prescrizioni. In otto giorni la provincia sceglie l’impresa che effettuerà lo scavo della galleria fra Riva e Sperone; entro la fine del mese, fra il 20 ed il 25 di febbraio avranno inizio i lavori per il tunnel. Per la fine di luglio il nuovo tracciato in galleria della Gardesana sarà percorribile, in via provvisoria ed in attesa di riprendere e rifinire il tutto durante il prossimo inverno. La decisione della giunta è ufficiale, comunicata dallo stesso presidente, visibilmente soddisfatto della dimostrazione di efficienza offerta dall’apparato provinciale di fronte all’emergenza.La spesa complessiva a carico della Provincia è stata quantificata in 75 miliardi, 28 dei quali destinati ai lavori di «imperiosa urgenza» ed i rimanenti 45 (circa) per gli interventi di finitura che seguiranno la via ordinaria dell’appalto. Quanto al tunnel, data la somma urgenza determinata dallo stato di pericolosità della strada, la provincia assegnerà i lavori in base ad un appalto semplificato, al quale sono state invitate otto ditte trentine in possesso dei requisiti richiesti per quel genere di lavori e già contattate in via informale nei giorni scorsi, quando l’ingegner De Col ed i tecnici provinciali responsabili del settore, hanno provveduto a stendere il progetto ed a verificarne nel concreto la fattibilità. Ognuna delle otto imprese ha assicurato di essere in grado di rispettare i tempi prescritti: ossia di rendere transitabile il tunnel entro la fine del prossimo luglio. Questo genere di decisione taglia la testa al toro: per quanto riguarda le possibilità di un transito parziale e provvisorio, sono cancellate. Anche se verrà reso transitabile, sul vecchio tracciato passeranno solo i mezzi del cantiere: la bonifica della parete rocciosa, per cui si stanno spendendo 4 miliardi stanziati già nella primavera dell’anno scorso, servono solo ad offrire minimali situazioni di sicurezza ai camion che dovranno fare la spola fra il tunnel di servizio (150 metri di lunghezza, perpendicolare alla direttrice Riva-Limone, voluto per rendere possibile lo scavo su quattro fronti) ed il deposito dell’inerte di risulta. Tecnicamente – ma la cosa alla gente interessa poco o niente – la galleria di 1200 metri della 45 bis rientra fra le opere di somma urgenza conseguenti agli eventi alluvionali degli ultimi mesi dell’anno scorso.
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