Oltre 400 ragazzini energetici e sorridenti (23 classi di prima e seconda media dei due Istituti Comprensivi di Castiglione d/S) si sono presentati all’Auditorium dell’Istituto Gonzaga sempre a Castiglione, e, sfidando la pioggia, hanno incontrato e ascoltato alcuni volti più o meno noti dello sport locale e nazionale: il ct della Pallavolo Volta Mantovana in B2 Davide Malavasi e l’atleta Debora Lucchetti, Arianna Di Damiano e Alessandro Fratalocchi pattinatori artistici a rotelle bronzo agli europei del Portogallo a settembre 2013 della Polisportiva di Castel Goffredo, e, con attenzione speciale, si sono ammutoliti di fronte a Roberto Bruzzone giovane camminatore estremo con la gamba amputata e volto televisivo dal Piemente (Gli Invincibili e Wild Oltre Natura su Italia1). Inaspettato l’incontro con i due ospiti di handbike Romina Modena e Maurizio Antonini dell’Active Sport Cultura, fiore all’occhiello bresciano di sport per diversamente abili, arrivati su sedia a rotelle con il sorriso che li contraddistingue.
Exodus Sport è nome ormai noto nel mantovano per il progetto che si impegna ormai da 4 edizioni per promuovere lo sport nelle scuole medie, organizzato dalla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi (fino al 2012 era ASD Beniamino-impegnate entrambe nella prevenzione al disagio giovanile con progetti di sport, musica, cinema e formazione) con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Castiglione delle Stiviere e il contributo attivo di alcune generose associazioni sportive del territorio: Polisportiva Aloisiana, Città Balletto di Castiglione, ASD Pallavolo Castiglione. Presenti oggi i presidenti delle associazioni citate (Marco Rovida-ideatore del progetto con Giovanni Mazzi, Luana Resmini, Giancarlo Dal Molin) e l’assessore allo sport Elena Cantoni.
Oggi, quest’avvio di 5^ edizione è stato denso di messaggi e di storie di vita vissuta in palestra, tra la natura e sulla strada. “Tremenda voglia di vivere” è stato lo slogan lanciato dalla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi dal palco con le parole del consigliere Armando Federici Canova e le immagini proiettate sullo sfondo.
Tanta partecipazione, una performance di BreakDance e le tante domande che i presentatori, Claudia Faccioli e Valerio Buffacchi, hanno fatto ai super ospiti insieme ai ragazzini presenti.
Roberto Bruzzone, a cui è stata amputata una gamba a 20 anni a seguito di un incidente in moto e di malasanità, ha trovato un nuovo attaccamento alla vita dopo l’incidente e si è ritrovato molto più forte e convinto di chiedere di più a se stesso. “Fin da bambino facevo pugilato ma dopo l’incidente il pugilato non era più per me (non c’è disciplina per disabili e i disabili non possono competere con i sani). A 20 anni ho dovuto decidere se amputare la gamba: ho scelto di sì per non stare in carrozzina. Ho iniziato a fare atletica grazie anche alla protesi per sportivi che mi sono ritrovato addosso. Gli amici hanno creduto in me prima di me e da allora ho arrampicato i 4000 metri del GranParadiso, camminato 800 chilometri sul Cammino di Santiago, asceso il Kilimangiaro, Traversata dell’Islanda, l’Acocangua in Argentina, attraversato il deserto del Namib – Il dolore – continua- è sempre presente insieme alla fatica, è una costante ma non mi ferma. Il team dei compagni di viaggio è molto importante come importante è stata l’esperienza televisiva di Invincibili (una trasmissione seguitissima che ha aiutato tanti ragazzi disabili che avevano bisogno).”
Davide Malavasi si è raccontato partendo dall’incidente che a 18 anni ha interrotto la sua carriera di atleta della pallavolo e il passaggio dall’altra parte della palestra come allenatore. “Un allenatore deve mettere regole chiare sia in campo che in palestra, sono la base sia per le categorie giovanili sia per tutte le atlete.” Debora Lucchetti, schiacciatrice svela la competizione che si vive in campo e le fatiche che bisogna affrontare per arrivare a vincere e affrontare la squadra avversaria con il gioco tra le compagne di squadra.
Un gioco di coppia vincente quello dei giovanissimi Arianna Di Damiano e Alessandro Fratalocchi che, pur non essendo una coppia nella vita, trascorrono insieme moltissime ore in allenamento, nelle gare, nelle trasferte (si sono trasferiti a Brescia per studiare entrambi scienze motorie) con la difficoltà di “dividere le fatiche, sostenersi ma anche rispondere sempre all’altra persona della propria attenzione e forma fisica” dice Arianna. “Anche l’avventura degli europei e indossare la maglia azzurra (anche sul palco indossano la tuta dell’Italia) sono responsabilità e possono prendere la testa. Si è tutti diversi e tutti uguali. – dice Alessandro. Uno sport minore rispetto ad altri che lui pratica da quando aveva 2 anni e mezzo e Arianna dall’età di 4 anni.
Una storia di ancora maggior dolore quella che fa di Romina Modena ritrovatasi disabile dopo il parto della figlia, che incontra lo sport proprio per affrontare la nuova difficile situazione (e proprio la trasmissione Invincibili ha avuto la sua buona parte di convincimento). In un solo anno di attività sportiva, ecco raggiungere da subito grandi vette di risultati con la hand bike: la maglia rosa di categoria al giro d’Italia di handbike ottobre 2013.
Un percorso che si conclude oggi per i ragazzini di seconda media e che invece inizia per i colleghi di prima media che hanno già avviato a novembre le lezioni in palestra di basket, volley e danza legate ad Exodus Sport: interventi di allenatori del territorio durante le ore di educazione fisica alla compresenza dell’insegnante. Prossimo appuntamento per tutti: la festa finale di Exodus Sport con i tornei di giugno in occasione della festa dello sport al Parco Pastore di Castiglione. Sempre destinati a chi ha una “tremenda voglia di vivere”.