La Fiera di Lonato ha compiuto alla grande i suoi 50 anni. Così come una matura signora ha bisogno di ritoccare qualche ruga, la rassegna premiata nonostante la nebbia dall’affluenza di diverse migliaia di visitatori, attende un restyling. «La Fiera di S. Antonio – dichiara visibilmente soddisfatto il sindaco Mario Bocchio – è stata un successo. Di questo non dobbiamo dimenticarci, a dimostrazione di quanto sia radicata fra la gente. Per il futuro io vedrei bene una sua maggiore connotazione in senso agricolo-rurale, con più enogastronomia locale, dalle aziende bresciane e gardesane. La sagra piace e certamente non si può pensare di ridurla alla semplice benedizione degli animali. Qualcosa invece potrebbe essere cambiato, e mi riferisco al commercio vario, come le auto o gli articoli per la casa, che potrebbe essere agganciato alla festa patronale di S. Giovanni che si tiene a giugno».INSOMMA, da una rassegna collaudata che continua ad essere la prima dell’anno in terra bresciana, arriverebbe linfa per una sorta di edizione estiva che punterebbe in modo esplicito ad intercettare i turisti. «Ci sarebbero costi contenuti per l’organizzazione, in quanto stagione estiva e sarebbe un’ottima vetrina – continua Bocchio – per le aziende agrituristiche locali, per valorizzare i loro prodotti, oggi maggiormente favoriti dalla denominazione di Lonato del Garda. Vorrei anche sottolineare il successo dei convegni ed in particolare quello sull’urbanistica sul quale è stata coinvolta anche la minoranza. I relatori erano di tutte le parti politiche, comprese le forze ambientaliste. Penso sia un buon modo per mettere insieme il Piano di governo del territorio». Il disegno della Fiera prossima ventura dovrà fare i conti anche con la viabilità del centro storico. Interventi radicali per le piazze Matteotti e Martiri, via Tarello e corso Garibaldi per alcuni milioni di euro dovrebbero partire in tarda primavera. Rimane l’incognita del senso unico di corso Garibaldi, sperimentata un anno fa, reintrodotto da un mese in occasione del Natale.«IL 26 GENNAIO scade l’ordinanza e dovremo decidere come muoverci. Nel frattempo, abbiamo fissato un incontro con i rappresentanti di quartiere, Ezio Rodella e Massimo De Casamassimi. In questi mesi – dice ancora Bocchio – sono arrivate in municipio svariate petizioni, favorevoli o contrarie. Mi sembra però che ci sia un atteggiamento costruttivo. Quello che a noi preme è togliere il traffico di transito dal capoluogo per favorire i residenti. Solo conferendo sicurezza ai pedoni si può sperare di rilanciare autenticamente il centro cittadino». Sui temi Fiera e viabilità si dice d’accordo anche l’assessore al Commercio, Valentino Leonardi, convinto che il nuovo volto che assumerà il capoluogo «non potrà che favorire i residenti e i commercianti, portando anche a nuovi parcheggi».
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Mario Bocchio suggerisce lo spostamento di una parte della rassegna a S. Giovanni