sabato, Novembre 16, 2024
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La Fiera ha chiuso la sua 62esima edizione la sera di lunedì 30 maggio all’insegna di un grande successo di pubblico: oltre 30 mila presenze in 4 giorni. Assegnata al professor Giorgio Calabrese la quinta edizione del premio giornalistico El Torcol: dal convegno su etilometro e cultura del vino l’invito a sposare l’etica di un consumo moderato e ragionato senza rinunciare ad un alimento cardine della cultura alimentare mediterranea.

Fiera di Polpenazze, a Giorgio Calabrese il premio “El torcol”

Chi ha paura dell’etilometro? Questa la domanda sulla quale si è conclusa lunedì sera, 30 maggio, la 62esima edizione della Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze.  E la risposta del professor Giorgio Calabrese, insigne figura di scienziato e di medico nutrizionista oltre che presidente nazionale dell’Onav, non si è fatta attendere: l’etilometro non deve far paura a chi persegue l’etica di un consumo moderato e ragionato di vino, e non deve essere motivo di rinuncia ad un alimento cardine della cultura alimentare italiana che, assunto nelle giuste dosi, può avere effetti molto positivi nella prevenzione di numerose patologie. Questo il messaggio emerso dalla serata conclusiva della Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze, che ha chiuso all’insegna di un vero e proprio boom di presenze (oltre 30 mila i visitatori in 4 giorni), e sotto il segno del “torcol”: all’antico strumento di lavoro dei vignaioli è infatti dedicato il premio giornalistico lanciato dall’amministrazione comunale e dal Comitato Fiera. La quinta edizione è stata attribuita per l’appunto a Giorgio Calabrese, grande divulgatore televisivo della corretta e responsabile cultura alimentare, a coronamento di un talk show che ha riguardato gli effetti del del “giro di vite” che a partire dal 2008 ha caratterizzato il codice della strada nella sezione che concerne il rapporto tra guida ed assunzione di alcool. Una tematica di particolare rilevanza sulla quale si sono confrontati, oltre a Calabrese, il presidente di Bresciatourism e Federalberghi Lombardia Paolo Rossi, il direttore del magazine gastronomico Italia a Tavola Alberto Lupini, il consigliere Garda Classico e produttore vitivinicolo Alessandro Redaelli De Zinis e il comandante della compagnia dei Carabinieri di Salò Luigi Lubello. Aspre le critiche rivolte dal direttore Lupini alla legge che ha drasticamente limitato il consumo di alcool per chi guida, di fronte alla quale, come ricordato da Rossi e Redaelli, i consumatori si stanno ormai adattando, cambiando abitudini e chiedendo magari più vino a bicchiere e meno in bottiglia. Dal comandante Lubello la disamina di una normativa che punta alla prevenzione, e che secondo Calabrese può essere rispettata senza sacrificare troppo il gusto della socialità e soprattutto separando nettamente il concetto di alcool da quello del vino. “L’acqua si beve, il vino si mangia perché è un alimento – ha ricordato il professore -. Le prove non mancano: il limite del tasso alcolemico a 0,5 può essere rispettato anche bevendo due bicchieri di buon vino a pasto”. Condanna senza appello invece per l’alcool di bassa qualità, alla base della cosiddetta cultura dello sballo tra i giovanissimi. “Mai, mai l’alcool prima dei 17 anni – ha ammonito il professore -. Il consumo precoce non può che produrre cattivi consumatori che in età adulta saranno costretti a privarsi anche del vino”.

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