Il dibattito sui finanziamenti per il depuratore Garda si intensifica dopo che sono emerse discrepanze significative riguardo ai fondi ministeriali. Dei 100 milioni di euro inizialmente annunciati, solo 52 milioni sono stati realmente assegnati, con una ripartizione di 30 milioni destinati alla sponda bresciana e 22 a quella veronese. La prima tranche, ufficializzata nel 2016, prevedeva invece 60 milioni per la sponda bresciana e 40 per quella veronese. Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, aveva recentemente promesso ulteriori fondi, ma l'attuale situazione ha suscitato forti reazioni tra i sindaci locali.
Per affrontare la questione è stato programmato un incontro lunedì prossimo che coinvolgerà i sindaci della zona e il viceministro Vannia Gava. Il sindaco di Bardolino, Daniele Bertasi, ha espresso preoccupazione per la mancanza dei restanti 50 milioni e ha chiesto chiarimenti sull'effettiva disponibilità dei fondi. La situazione è diventata urgente poiché i costi continuano a salire e c'è incertezza su come procedere senza un'adeguata copertura finanziaria. Angelo Cresco, presidente di Azienda gardesana servizi, ha evidenziato l'importanza di comprendere se i fondi attuali rappresentino solo una prima tranche o l'intero ammontare disponibile.