Recentemente, i sindaci della Riviera Veronese si sono riuniti per discutere la situazione critica riguardante il collettore del Garda, un'opera fondamentale per la salvaguardia ambientale della zona. Durante l'incontro tenutosi lunedì 24 presso la sede della Provincia di Verona, i venti sindaci e i rappresentanti dell'Azienda Gardesana Servizi hanno espresso preoccupazione per il taglio dei fondi promessi dal Ministero per l'Ambiente. Inizialmente erano stati garantiti 100 milioni di euro, ma una recente comunicazione ha ridotto drasticamente l'importo a soli 52 milioni, con solo 22 milioni destinati alla sponda veronese. Questa riduzione ha sollevato interrogativi sulla disponibilità dei restanti fondi e sulla loro ripartizione tra le due sponde del lago.
Il presidente di AGS, Angelo Cresco, ha sottolineato l'importanza di chiarire come verranno utilizzati questi finanziamenti per evitare ritardi nei lavori previsti. La richiesta dei sindaci è chiara: è necessario garantire risorse adeguate per avviare i progetti già pronti e proteggere l'ecosistema lacustre. Il sindaco di Bardolino, Daniele Bertasi, ha ribadito che è prioritario valorizzare il patrimonio ambientale locale e ha esortato a non mettere in competizione le due rive del lago, ma piuttosto a procedere con buon senso verso la realizzazione delle opere necessarie.