venerdì, Novembre 22, 2024
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Il convegno-sopralluogo di mercoledì pomeriggio sulle frane vicino a Limone ha riportato a galla l'interesse per il progetto elaborato ad inizio anni '90 dalla Comunità montana Parco.

Fra Gargnano eTignale un tunnel gemello e via la curva a rischio

Il convegno-sopralluogo di mercoledì pomeriggio sulle frane vicino a Limone ha riportato a galla l’interesse per il progetto elaborato ad inizio anni ’90 dalla Comunità montana Parco. Tra i politici presenti a Limone, più di uno ha sottolineato di essere contrario all’abbandono definitivo della attuale Gardesana occidentale, una strada definita «unica». Senza contare che realizzare una nuova statale (a mezza costa o in un tunnel) utilizzando l’attuale strada per altri scopi, obbligherebbe comunque ad una spesa di manutenzione. Ma quali sono le caratteristiche essenziali del progetto (poco meno di un miliardo di costo tra progettazione di massima ed esecutiva) elaborato dal Centro Studi System di Verona negli anni scorsi? Un primo intervento prevede il raddoppio della galleria tra Gargnano e il bivio per Tignale, riservando un tunnel per ciascun senso di marcia. Accanto a questi lavori, ne verrebbero realizzati altri per mettere a punto lo svincolo per Tignale, eliminando la pericolosa curva a «zeta», dove si verificano notevoli inconvenienti e numerosi incidenti. Un secondo intervento prevede l’adeguamento delle cosiddette gallerie minori tra Gargnano e Limone (una dozzina), mentre l’opera più consistente è rappresentata dalla costruzione di tre nuove gallerie: una parte da Forbisicle e va a imboccare l’attuale galleria di Campione, un altro tunnel parte da Val de la Vigna (poco distante dalla centrale elettrica di Brasa) e sbocca vicino al monumento dei caduti della «Barca Sesia». L’ultimo tunnel parte qualche metro a nord del monumento e sbocca all’altezza dell’hotel San Giorgio, tagliando fuori Nanzel, luogo di una delle recenti frane. Dovesse restare valido questo progetto, il tratto tra Val de la Vigna e il monumento andrebbe a sostituire l’attuale galleria artificiale, oppressa da un masso di enormi dimensioni, controllato da un impianto di monitoraggio. Si andò vicino a un primo intervento (galleria Gargnano-Tignale e svincolo per Tignale) un paio di anni fa, ma il finanziamento di 75 miliardi venne tagliato. b.f.

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