Vittoria su tutti i fronti. Dopo le precedenti due sentenze favorevoli da parte del Tar l’Amministrazione comunale e la locale Fraglia della vela hanno ottenuto il via libera anche dal Consiglio di Stato. «È stato rigettato il ricorso promosso dal ministero dei beni culturali e ambientali e delle soprintendenza dei beni architettonici e del paesaggio di Verona che intendeva bloccare la costruzione della nuova base nautica in località Acquasana», spiega Gino Costi coordinatore dei lavori del nuovo centro sportivo. «Finalmente adesso possiamo procedere celermente alla costruzione dell’opera che al momento ci vede impegnati nel consolidamento delle sponde e nella realizzazione del porto. Riteniamo di poter consegnare i nuovi posti barca per la fine di luglio mentre per ultimare l’intera struttura occorrerà attendere il prossimo anno». Sulla vicenda che ha contrapposto il Comune alla soprintendenza era intervenuto ai primi di marzo anche il deputato trentino Luigi Olivieri. In una interrogazione con risposta in commissione cultura della Camera l’esponente dei Ds chiedeva al ministro Giuliano Urbani se conosceva le motivazioni che hanno indotto il sovrintendente di Verona ad «atteggiamenti ostativi nonostante siano stati esperiti tutti gli atti dovuti nel rispetto delle norme e nonostante le sentenze favorevoli dei Tar». Una risposta non più urgente considerata la sentenza favorevole del Consiglio di Stato che di fatto ha permesso la ripresa dei lavori. A costruire la nuova base nautica con parcheggi e porto turistico in località Acquasana sarà una società composta dal Comune di Malcesine (51 per cento) e dalla Fraglia della vela (49 per cento). «L’investimento è di circa 4 milioni e mezzo di euro», illustra il sindaco Giuseppe Lombardi, «e attingerà a finanziamenti con mutui a tasso ventennale». Il progetto della nuova Fraglia della Vela è stato redatto dagli architetti Ferruccio Barzoi e Lucio Donatini. La superficie che verrà coperta sarà di 1.147 metri quadrati con una volumetria complessiva di 2.671 metri cubi e un’altezza massima della costruzione di 4 metri e mezzo. I materiali che saranno utilizzati sono legno, pietra e vetro. Sotto la collina erbosa, che sarà sostenuta da architravi in legno, il progetto prevede la realizzazione di spogliatoi, di locali per i comitati di regata, degli uffici, dell’abitazione del custode, di una sala per le riunioni e di un’altra polifunzionale, del bar e ristorante; sono previsti inoltre una grande hall vetrata con vista a lago, la sala stampa, oltre ai magazzini e ad altri locali di servizio. I parcheggi per gli autoveicoli saranno realizzati a due piani. Strutture modulari, che saranno in grado di ospitare circa duecento, tra automobili e carrelli per le imbarcazioni. È prevista anche la costruzione di un passaggio pedonale lungo la linea di costa e la piantumazione su tutta la superficie del lotto (oltre 11mila metri) di cipressi, lecci e ulivi.
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Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di ministero e soprintendenza per fermare i lavori
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