Va in archivio con soddisfazione l’edizione numero 78 della Festa dell’Uva e del vino. La manifestazione ha registrato un afflusso di circa 40 mila persone: dati estrapolati da calcoli incrociati e dalla quantità di bicchieri in vetro venduti nei cinque giorni di kermesse.«Quanto a presenze e giro d’affari, siamo in linea con la precedente edizione», spiega l’assessore al turismo Gabriele Zorzi, annunciando per il prossimo anno l’appuntamento dal 2 al 6 ottobre. Data scelta anche per inglobare la ricorrenza della riunificazione delle due Germanie, festività nazionale in territorio teutonico.«Dopo l’avvio a rilento, per condizioni meteo avverse, c’è stata un’ottima ripresa nel fine settimana. Anche nella serata di lunedì abbiamo registrato numeri importanti a dimostrazione che si tratta di un’appendice di grande richiamo soprattutto per i residenti liberi da impegni», sostiene Zorzi che indica nel doppio appuntamento del sabato, a villa Carrara con il gruppo Le Ombre e nella parrocchiale con Katia Ricciarelli, la «sintesi» della festa.Successo anche per il piano di sicurezza. «Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e all’aumento dei vigili in campo è stato attuata una discreta prevenzione e gli orari di chiusura dei chioschi, a parte qualche iniziale incomprensione, sono stati rispettati dalle associazioni. Diminuiti di molto i problemi con la gente ubriaca ed non è vero, a dispetto delle voci, che siano state ritirate parecchie patenti». Confermano il comandante della locale polizia stradale e l’Arma dei Carabinieri. A fare da deterrente anche la possibilità di misurare il tasso alcolico con l’etilometro a disposizione in uno stand. In un paio di circostanze il 118 ha invece portato in ospedale due minorenni sull’orlo del coma etilico.«Da uno scambio d’informazioni con più di un’associazione», conclude Zorzi, «è emerso come rispetto alle precedenti edizioni sia stato venduto meno vino e tra le tipologie di Bardolino in vendita è aumentato quello con marchio d’origine controllata e garantita, il più corposo, con più alta gradazione e migliore qualità».
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La Festa dell’Uvamanda il segnale:la qualità vince