Il cantiere nautico Galetti è protagonista della monografia fimata dall’architetto Piero Vantini. La famiglia Galetti, veronese, originaria di Peschiera del Garda, da molti anni risiede a Ponti sul Mincio dove sono cresciute Giulia e Silvia, figlie di Carlo Galetti, attuale proprietario del cantiere, e nipoti di Italo, figlio a sua volta del fondatore Filippo Galetti.
«Lo spunto mi è venuto da una visita al cantiere Galetti – racconta l’autore Piero Vantini – quando mi sono trovato di fronte a un piccolo rimorchio carico di tubi e scatoloni che conteneva l’archivio del cantiere pronto per essere eliminato. C’erano i disegni di moltissime imbarcazioni costruite dai Galetti». Vantini ha costruito la sua pubblicazione consultando le annotazioni di Italo Galetti, del figlio Carlo e dei vari progettisti, realizzando l’opera stampata da Grafiche Aurora di Verona.
Una storia lunga un secolo, quella del Cantiere Galetti, che Vantini ha strutturato in quattro parti: il principio che ne ripercorre la nascita fino agli anni ’50 e che, attraverso le varie realizzazioni, arriva fino ai giorni nostri; una seconda parte fatta di immagini; una terza dove sono presentati i principali progetti con materiale originale, proveniente dall’archivio del cantiere; infine, una quarta sezione con schede tecniche dettagliate, che illustrano le caratteristiche delle barche costruite.
Sin dalle origini, il cantiere Galetti è stato uno dei migliori esempi di artigianato del mondo nautico, e numerosissimi sono stati i progettisti di fama internazionale che hanno collaborato con questa realtà per realizzare uno o più scafi: Ettore Santarelli, Ernesto Sciomachen e Guy Ribadeau Dumas, per citarne alcuni. Oggi l’attività cantieristica prosegue con il signor Carlo, affiancato dalla giovane Silvia, di soli 29 anni.
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