Il Consorzio Garda Classico lancia nuovi, importanti segnali di rinnovamento: archiviato un 2005 positivo, dedica il nuovo anno non solo a un’attività promozionale sempre più mirata alla sinergia territoriale, ma anche alla ricerca sulle potenzialità espressive dell’enologia della zona. Significativo, in questo senso, il progetto di studio sul vitigno autoctono «Groppello», presentato ieri alla stampa a «Corte Piovanelli», durante il tradizionale meeting annuale con la stampa locale. Assente, per motivi familiari, il presidente Paolo Turina, è stato affidato al vicepresidente del Consorzio, Luca Formentini, il compito di illustrare un’operazione condotta in collaborazione con il Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia: partirà dalle caratteristiche genetiche, già acquisite, del vitigno, per dar corso a uno studio il cui obiettivo sarà quello di valutare in modo approfondito le tecniche colturali più appropriate e, di conseguenza, le pratiche di vinificazione finalizzate a consentire l’espressione migliore dell’interazione tra vitigno e ambiente, dando quindi un indirizzo che possa essere condiviso da tutti i produttori. Un passaggio estremamente importante per un Consorzio che vanta ormai numeri di tutto rispetto: la produzione di uva denunciata nel 2005 ha superato le 4700 tonnellate, di cui circa 3000 della sola denominazione Garda Classico, il resto per le denominazioni Garda, Garda Bresciano, San Martino della Battaglia e Igt Benaco Bresciano (tutte tutelate dal Consorzio). La produzione in vino è stata superiore ai 30 mila ettolitri, pari all’incirca a 2,5 milioni di bottiglie (2 milioni solo quelle della doc Garda Classico) per un valore alle produzione pari a 10 milioni di euro. Le due tipologie sulla quale il comparto sta scommettendo di più sono quelle in assoluto più tipiche, ovvero Groppello e Chiaretto: insieme, questi due vini rappresentano ormai una percentuale di poco superiore al 50% della produzione totale; non solo, il groppello è in testa con una quota del 32% circa.Con queste dimensioni, il Consorzio ha raggiunto la rappresentanza del 90% circa della produzione: una maggioranza assoluta che rende il Garda Classico pronto ad aderire agli impegni dell’Erga Omnes, la nuova normativa che dall’anno prossimo darà mandato ai consorzi di tutelare e controllare il prodotto su tutta la filiera, dal grappolo d’uva alla bottiglia, comprendendo nell’attività di controllo sul rispetto dei disciplinari tutte le aziende operanti sul territorio, anche quelle non iscritte al Consorzio. «È un impegno che siamo pronti ad assumerci – ha detto nei giorni scorsi il presidente del Consorzio, Paolo Turina -. E questo nella consapevolezza che il passaggio non potrà che rafforzare ed espandere il rapporto di fiducia che ci lega ai consumatori, facendoci garanti dell’autenticità oltre che della qualità del prodotto». L’incontro di ieri è servito anche per ufficializzate la partnership per gli eventi enogastronomici che il Consorzio ha stretto con la società bresciana di catering and banqueting «Armony», e per fare il punto sulle numerose manifestazioni che vedranno il Garda Classico protagonista nel 2006.
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Nel 2005 nel comprensorio prodotti 2,5 milioni di bottiglie per un valore di 10 mln. Progetto ad hoc sul Groppello per rafforzare le aziende