Garda strepitosa: anticipa Bardolino in boa di arrivo per mezzo secondo e si aggiudica, per il secondo anno consecutivo, la Bandiera del lago, il massimo trofeo remiero in acque dolci. Una finalissima, quella svoltasi in acque torresane, che si è presentata carica di suspence per le condizioni meteo, che non promettevano nulla di buono, e per la notevole tensione tra gli armi dopo che, per il lago mosso, era saltato l’appuntamento di sabato e la gara era stata rinviata alla sera successiva. Pericolo di un nuovo rinvio, almeno per la batteria dei forti, evitato per una manciata di minuti. Infatti, a gara appena conclusa, il vento di tramontana l’ha fatta da padrone, tornando ad agitare il lago. Un sospiro di sollievo per l’intera giuria, per la conclusione di un’edizione del palio movimentata sotto il profilo agonistico e sicuramente non favorita dalle condizioni meteo che hanno portato all’annullamento della gara di apertura, quella di Gardone, e al rinvio di ben tre prove: Gargnano, Salò e Torri. Rilassamento e innegabile soddisfazione per l’armo gardesano, come tra i supporter, che si sono presentati alla finale secca non certo tranquilli dopo lo smacco subito la settimana precedente nelle acque di casa ad opera della rivale Bardolino. Imbarcazione, quella dei «cugini» dai colori gialloblù con il leone rampante, che ha reso la vita difficile fino all’ultimo momento al team di Aligi Pincini, situato dall’altra parte della storica Rocca. Il quartetto, infatti, con al primo remo Matteo Pincini, al secondo Michele Bertoncelli, al terzo lo «straniero» Remo Tacconi di Peschiera e al quarto l’inossidabile Alberto Malfer, che porta a undici il personale palmares delle Bandiere vinte, per riuscire a spuntarla dopo un testa a testa prolungatosi per l’intero percorso ha dovuto dare il massimo, con virate di boa da manuale da parte di entrambe le barche e battute di remo sincronizzate alla perfezione. Entusiasmo da una parte, qualche amarezza dall’altra: in particolare nel team bardolinese dei fratelli Bruno e Pierfrancesco Maffezzoli, Silvano Dall’Agnola e Mauro Faraoni. Ma con l’accompagnatore Luciano Montresor che, con grande sportività, ammette come la Bandiera spetti di diritto, dopo ben sei vittorie, ai gardesani: «Si sono dimostrati i più forti sotto ogni aspetto» è il giudizio lapidario. Terza la bissa Peschiera, con ai remi i fratelloni Franco, Alberto e Luca Caldana e Umberto Broglia. A completare la batteria dei forti le due bisse del lago d’Iseo, Clusanina e Carmagnola, e la Portesina di San Felice. L’entusiasmo era salito alle stelle già nella regata del gruppo di mezzo, con le bisse Ca’ Da Mosto di Desenzano e Foscarina di Gardone classificate prime a pari merito, vista l’impossibilità da parte della giuria (anche con il foto finish) di stabilire con esattezza chi fosse entrata per prima in boa di arrivo. Scelta che ha portato le due barche a scendere nuovamente in acqua, su un percorso ridotto a metà, con la Ca’ Da Mosto che si è aggiudicata il trofeo messo in Palio dalla Comunità del Garda. Alle spalle delle due imbarcazioni bresciane nell’ordine: Paloma, Regina Adelaide, entrambe di Garda, Birba di Lazise e Ichtya di Peschiera. Il trofeo Coordinamento voga alla veneta se lo è aggiudicato la bissa Portovecchio di Desenzano, seguita da Villanella di Gargnano, Preonda di Bardolino, Benacum di Toscolano e Serenissima di Salò. La cerimonia di premiazione dei vincitori del Palio delle bisse-Bandiera 2004 si svolgerà al Park Hotel Gritti di Bardolino venerdì 10 settembre con inizio alle ore 20.
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