domenica, Dicembre 22, 2024
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LA SALUTE DEI LAGHI Vertice al Pirellone, l’assessore regionale al Territorio illustra i provvedimenti in arrivo per il Benaco. Sarà interlocutore diretto per gli operatori locali. Maggiore autonomia all’Aipo

Garda, un «tavolo» per livelli e fosforo

Un tavolo istituzionale permanente al quale siederanno Regione Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Trento. È il metodo individuato per affrontare i due problemi più importanti sul tappeto e cioè livelli del lago e qualità delle acque del Garda. Un tavolo che sarà collegato al centro di emergenza già insediato alla presidenza della Giunta regionale lombarda.Sono questi gli interventi annunciati l’altro ieri a Milano dall’assessore regionale al Territorio Davide Boni intervenendo all’incontro congiunto presieduto da Carlo Saffioti tra le Commissioni regionali delle Attività produttive, Territorio, Ambiente e Protezione civile, al quale hanno preso parte anche il dirigente dell’area lombarda dell’Aipo (l’Agenzia interregionale che sovrintende alla gestione delle acque del bacino del Po) Luigi Mille e il direttore del dipartimento bresciano dell’Arpa Antonio Dalmiglio.«Sto anche predisponendo – ha aggiunto l’assessore regionale Boni – un provvedimento che sarà presentato a breve in Giunta e sottoposto successivamente al voto del Consiglio, con il quale, d’intesa con le altre Regioni coinvolte, apporteremo alcune modifiche allo Statuto dell’Aipo attribuendo a tale organismo maggiori competenze e autonomia».Nel dibattito è emerso come negli ultimi cinque anni il livello delle acque del lago sia mediamente calato di 55 centimetri. Nei primi tre mesi del nuovo anno la quota idrometrica si è mantenuta tra i 60 e i 70 centimetri in un periodo in cui solitamente il lago sale di livello accumulando una sorta di «riserva» per i mesi estivi. Molte località turistiche gardesane sono fortemente penalizzate dal progressivo calo del livello delle acque, con problemi per la balneabilità e l’ambiente. L’abbassamento del livello delle acque porta infatti a una più diffusa presenza di aree paludose lungo le rive, con il conseguente proliferare di insetti e agenti inquinanti.Sostegno all’iniziativa ha dato Margherita Peroni (FI) perché consente agli operatori locali di avere un interlocutore preciso per concordare soluzioni gestionali e ridefinire insieme i criteri di gestione delle acque che sono vecchi di quasi quarant’anni. Di particolare attualità è risultato il richiamo alla qualità dell’acqua del lago e a una azione più efficace di contrasto degli agenti inquinanti in essa presenti, soprattutto nel basso lago, lanciato da Osvaldo Squassina, consigliere regionale di Rifondazione Comunista presente all’audizione di giovedì, il quale mette l’accento, una volta di più, proprio sulla necessità di vigilare assiduamente sulla salute del lago.Un problema che, ovviamente, non riguarda solo i livelli. È infatti allarme sulle concentrazioni di fosforo presenti nel lago che sono salite in pochi anni da 13 a oltre 20 microgrammi /litro (la concentrazione ideale è intorno agli 11 microgrammi/litro). Il fosforo è una sorta di nutriente per le alghe e più la concentrazione è elevata, meno buona è la salute del lago: l’acqua più «ricca», infatti, produce molte più alghe. E infatti quest’anno, anche a causa delle temperature molto miti dell’inverno, la «fioritura» delle alghe sembra, secondo quanto ci è stato segnalato, in notevole anticipo.La Comunità del Garda, presieduta dal sen. Aventino Frau, ha già predisposto il progetto per creare sul Garda una succursale dell’Istituto di Pallanza-Cnr. Questo dovrà studiare e monitorare in via permanente la qualità delle acque, lo sviluppo delle alghe, l’evoluzione delle concentrazioni dei metalli e delle altre componenti chimiche. La relativa convenzione è già pronta, mancano solo i fondi. Per far funzionare istituto e ricerche serve un milione di euro l’anno. Ma va anche ricordato che le tre regioni che si affacciano sul Garda hanno costituito nel 1988 l’Autorità interregionale del Garda che può rappresentare lo strumento istituzionale per il dibattito e la soluzione dei problemi del più grande lago italiano.

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