Da strada statale di competenza dell’Anas a strada regionale di competenza dell’ente veneto, ma il traffico non diminuisce. Anzi, raddoppia. L’arteria interessata è la Gardesana orientale, un tempo appunto strada statale 249 che da Peschiera del Garda conduce fino a Torbole, nel Trentino. Il tratto più trafficato è quello che dalla clinica Pederzoli di Peschiera giunge fino alla rotatoria di Lazise, dove arrivano i veicoli provenienti da Verona lungo la provinciale numero 5 Verona-Lago. La zona attira traffico diretto a campeggi e ai parchi a tema Gardaland, Caneva World e Movie Studios. La carreggiata è particolarmente ristretta nella zona Fossalta, precisamente dall’altezza dell’hotel Casa Mia fino all’accesso dei parcheggi di Caneva World. Qui il traffico rallenta, talvolta fino a fermarsi. Difficilissimo il transito poi per chi si sposti in bicicletta: non esiste una pista ciclabile, inoltre a Fossalta, in direzione Peschiera-Bardolino, dove la strada è più stretta (e molti finiscono sul ciglio, come dimostrano le serie di paracarri in plastica divelti al limite della carreggiata), chi scende con una ruota sulla banchina non trova scampo: c’è un fossato poco profondo e nascosto dall’erba che è una vera trappola. Ma quel che più sta infastidendo i residenti è il forte rallentamento del traffico. Nelle giornate festive e nelle ore di punta di quelle feriali, per giungere alla casa di cura Pederzoli, da Lazise, occorrono dai 30 ai 45 minuti. Chi ha bisogno dell’ospedale non è tanto disposto a sopportare il flusso veicolare di turisti. Non va poi sottaciuto il pericolo di investimento, perché proprio lì si affacciano le uscite di otto campeggi. «Per spostarmi da casa al luogo di lavoro», spiega un pendolare, «ovvero da Lazise a Pacengo resto in macchina almeno 20 minuti. Sovente cerco strade alternative, in particolare la strada delle Greghe, quella degli impianti sportivi, ma qui sembra di essere in pista. La conoscono ormai in molti e non essendoci controlli, lì tutto è consentito. Non c’è rispetto della segnaletica e dei limiti di velocità. Un vero disastro.» «Occorre optare per strade alternative e interne», dichiara il comandante dei vigili urbani di Lazise Tiziano Azzolini, «o usare la superstrada. Va poi considerato il semaforo di Pacengo. Ovviamente non possiamo spegnerlo perché regola l’afflusso al porto. Le rotatorie», continua il comandante, «sono un regolatore del traffico. È evidente che un traffico rallentato evita incidenti e tamponamenti. Un traffico fermo invece innervosisce. A mio parere far accedere le auto al parcheggio di Caneva World non più dalla statale ma dalla strada interna delle Greghe, sicuramente, decongestionerebbe la viabilità. Va poi considerato il continuo viavai per il casello autostradale di Peschiera. Finché non sarà attivo il nuovo casello di Castelnuovo», incalza Azzolini, «non sarà possibile avere una viabilità corretta e decongestionata. Per ora dobbiamo solo chiedere a tutti di armarsi di pazienza e di ricercare strade alternative nell’entroterra gardesano. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma non possiamo allargare le arterie con un tocco di bacchetta magica. Ripeto: prudenza e pazienza».