Il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Gardone Riviera è assai cospicuo: il centro nautico (da cui ricava un affitto annuo di 133 milioni), il cinema, i ristoranti «Casinò» (cento milioni), «Stalla» (48 milioni, il contratto d’affitto scadrà il 1 luglio 2003) e «Lido 84» (54 milioni: la recente gara di appalto è stata vinta dal precedente gestore), il centro sportivo «La terrazza» (34 milioni), la caserma dei carabinieri, l’edificio che ospita la Comunità del Garda, la stazione delle autolinee, gli ambulatori e 13 appartamenti. Poi c’è il canone versato dalla Tim, in seguito alla concessione di spazi nel seminterrato dell’Istituto professionale alberghiero «Caterina de’ Medici». Mano a mano che i contratti scadono si provvede a rifare l’asta e ad aumentare gli importi. Nel luglio 2002 toccherà al centro nautico. «Abbiamo incaricato lo studio Gibellini di Brescia di effettuare una perizia – ha detto il sindaco Alessandro Bazzani -. Dagli attuali 133 milioni, è possibile salire a una cifra compresa fra 240 e 270 milioni. Il gestore, Luigi Bottura, avrà un diritto di priorità. Se il vincitore della gara fosse un altro, al subentro dovrà pagargli l’avviamento. Durata del nuovo contratto: sei anni, rinnovabile. I fitti dagli immobili che un tempo appartenevano all’Azienda di soggiorno vengono destinati al turismo: il 60% per la manutenzione ordinaria, il 10% per interventi straordinari e il 30% sui fabbricati. Il porticciolo costruito recentemente? Non rientra nel discorso. Bottura l’ha ottenuto in gestione per dieci anni e paga un canone a parte». In occasione del dibattito sul bilancio (approvato dalla maggioranza, voto contrario della minoranza), l’assessore Eugenio Musciotto ha spiegato che i parcometri, compreso quello dinanzi all’hotel Savoy, garantiranno circa 110 milioni nell’arco del triennio. Assai più consistenti gli introiti per infrazioni al codice della strada: 173 milioni nel 2001, 177 nel 2002, 180 l’anno seguente. Un rilevatore istallato lo scorso settembre a ridosso del semaforo sulla 45 bis dovrebbe «fotografare» e pizzicare gli automobilisti indisciplinati. Tra le entrate extratributarie, che rappresentano il 21% di quelle correnti, c’è la novità dei canoni riguardanti le aree extraportuali. D’ora in avanti, infatti, i Comuni gardesani incasseranno buona parte dei proventi derivanti dalle concessioni a privati di spazi demaniali. Basti pensare ai pontili, al litorale occupato da ville e alberghi, alle boe dove attraccano barche e motoscafi, ecc. In passato la riscossione veniva curata dalla Regione che però non ha un quadro preciso e completo. Difficile, quindi, stabilire (al momento) l’esatto ammontare. Musciotto ha annunciato, «cum gaudio magno» dei (pochi) cittadini presenti, che per il settimo anno consecutivo le tariffe di acqua, fognature e raccolta rifiuti rimarranno invariate. Inalterata pure l’Ici: 4,50 per mille sulla prima abitazione, 6 per le altre. Il gettito di questo tributo, due miliardi e 600 milioni (di cui appena il 19% relativi alla prima casa, il 78% dalle seconde e il resto da fabbricati produttivi), costituisce quasi la metà delle entrate correnti. «I trasferimenti dallo Stato continuano a diminuire, per cui sarà difficile non prevedere nei prossimi anni alcuni ritocchi che, se necessari, andranno a colpire esclusivamente i non residenti – ha proseguito l’assessore -. Il quasi totale esaurimento della capacità edificatoria, relativa a nuovi insediamenti, prevista dal vigente Piano regolatore e dalla variante in fase di predisposizione, giustifica un’entrata di oneri di urbanizzazione di 350 milioni».
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Gardone Riviera: entrate e patrimonio da record
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