Tredici chioschi gastronomici con tredici associazioni, divise fra volontariato, sport, e d’arma , tutte con uno staff di tutto rispetto per servire gli ospiti. E tutto lo staff è formato unicamente da volontari, ovvero da persone che offrono il loro servizio senza alcuna retribuzione ma unicamente per contribuire a finanziare il sodalizio di appartenenza. E parecchi di questi sodalizi , a sua volta, non si tirano indietro per contribuire a finanziare iniziative di carattere umanitario sia vicino a noi che in terra di missione.
“E’ stata una iniziativa posta in essere ancora dal compianto Lele Veronesi in collaborazione con l’amministrazione comunale, almeno venti anni fa – spiega Renzo Perinelli del Palo della Cuccagna del Cadenon – e che si è ulteriormente sviluppata nel 2004-2005 con la ripresa dell’antica tradizione della conquista della cuccagna orizzontale sulle acque del porto vecchio.”
Con questa loro disponibilità le associazioni si autofinanziano e cercano di portare avanti i loro scopi. In primo luogo l’Avis e l’Aido, gli Alpini, La San Martino in Calle, l’APS Laghetto degli Olivi, il circolo Noi Centro Giovanile, gli Artiglieri, P.S. Amatori Calcio , Lazise in Campo, ADAS Lazise, Acat, ADS Lazise, I Mudanderos.
“Noi raccogliamo materiale da collocare nella pesca di beneficenza- dichiara Luciano Bonometti, vicepresidente della San Martino in Calle – e con il ricavato cerchiamo di aiutare anche altre onlus meno fortunate. In primo luogo la nostra concittadina missionaria Suor Bruna Imelda Sabaini, in Angola, poi il Centro Aiuto Vita, l’Amo Baldo-Garda, La Nostra Casa, e altre iniziative anche con le adozioni a distanza.”
Ma non è finita qui per il mondo delle associazioni e del volontariato.
Quest’anno a contribuire alla festa dell’ospite ed al sostegno delle associazioni ci si è messo in prima persona anche il vicesindaco Eugenio Azzali. Anche se fresco di nomina, ma ben ” attempato” nel mondo del volontariato, si è messo a disposizione degli alpini. E’ alla friggitrice e presta la sua opera ” professionale” non tanto come segretario comunale e vice sindaco, ma come figlio di esperti pescivendoli. Un figlio d’arte, che sa ben cuocere il pesce, che ha deciso di mettersi a disposizione per gli alpini e per il grande mondo della solidarietà, che gli alpini non hanno mai smesso di offrire in ogni momento.
Sergio Bazerla