Tra passato e futuro
Carissimi lettori, in apertura, come potete vedere, abbiamo scelto di dedicare la copertina al Macchi-Castoldi M.C.72, l’idrovolante che ha fatto la storia, regalando al lago di Garda, con il Maresciallo Agello, il record di velocità per idrovolanti a a motore a scoppio nel 1934, record ancora imbattuto. Dopo 89 anni e un attento restauro, il motore è stato riacceso, cirdondato da una grande folle, all’idroscalo di Desenzano del Garda, in un momento che ci lega al passato ma che apre anche nuovi orizzonti per il futuro.
Questo evento è un preludio perfetto ai temi trattati in questo numero. Un importante incontro ha riunito vari attori istituzionali, come l’Aut.Dist. di Bacino Fiume Po, Aipo, A2A, Reg. Lombardia e Prov.Aut. di Trento, per discutere della gestione idrica del Lago di Garda. Ecco una svolta: la Comunità del Garda sta esprimendo con chiarezza la necessità di rivedere il voto 55 del 1965 che determina le modalità di derivazione irrigua dall’Ed. Regolatore. Una proposta che segna un passaggio epocale, soprattutto considerando che negli anni ’60 non esisteva una vera considerazione ecologica sul Lago, come la intendiamo oggi quantomeno. I tempi cambiano e con essi, anche le politiche di gestione dell’acqua devono evolvere.
Non possiamo parlare di acqua senza menzionare il clima. La stagione estiva sembra essersi allungata, con temperature più alte che permettono di godere del Lago e delle sue attrazioni per un periodo più lungo. Un beneficio per i turisti, certamente, ma anche una sfida per la sostenibilità ambientale a lungo termine.
Questo clima più mite ha anche permesso una prolungata attività culturale. Il Vittoriale di Gardone Riviera non si è fermato e sta proponendo iniziative anche autunnali. La Mostra Fratefoco è solo un esempio, un evento che si completa con la presentazione di un vino rosso marchiato Vittoriale che porta proprio il nome dannunziano Fratefoco, unendo così cultura e territorio in un’unica esperienza.
E come sempre Filippo Gavazzoni approfondirà una tematica legata al mondo ittico del Lago, questa volta dedicata alla storia della trota lacustre. Un viaggio tra biologia, storia e curiosità che vi affascinerà. Inoltre, le nostre rubriche fisse continueranno a esplorare la storia e la cultura del Lago, per un quadro sempre più completo e affascinante di questo nostro patrimonio comune.
In chiusura, vi segnalo che continueremo a tenere sotto osservazione i vari temi affrontati e vi aggiorneremo su eventuali sviluppi significativi.
Vi auguro un proficuo e sereno autunno, in attesa di ritrovarci nel prossimo numero, l’ultimo del 2023.