Aspettavo quella sua email che, puntualmente ai primi giorni di ogni mese, dal gennaio 2010, mi inviava per il nostro mensile del lago di Garda GN e siglata con un semplice ma fraterno “Ciao, Luigi”. E invece mi è giunta la triste notizia della sua scomparsa. Attilio Mazza ci ha lasciato e con lui un grande vuoto, non solo nei nostri cuori, ma anche in quelli di molti gardesani e bresciani che negli ottant’anni della sua vita hanno avuto la fortuna e l’opportunità di conoscerlo. Certo una persona schiva, di poche parole, ma amante delle realtà che lo circondavano e che voleva che tutti rispettassero e imparassero ad amare. Soprattutto i suoi scritti, i suoi studi su Gabriele d’Annunzio.
Lo stesso presidente del Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, ha voluto commentare così la scomparsa dello studioso gardonese: “Attilio Mazza era uno studioso appassionato di d’Annunzio e un amico del Vittoriale, per quanto le nostre idee sulla sua conservazione e il suo sviluppo divergessero. In segno di lutto il Vittoriale terrà la propria bandiera a mezz’asta per tre giorni”. Per onorarlo ha disposto l’abbassamento a mezz’asta della bandiera del Pilo mentre un trombettiere suonava il silenzio.
Sono sicuro che nelle email rimaste inevase nel suo computer vi era quella indirizzata a me per il suo consueto appuntamento con i nostri lettori. Era puntualissimo: lasciavamo alcune copie di GN nella sua buca delle lettere, a Gardone Riviera, e il giorno dopo si riceveva il suo scritto. A molti, forse, sarà sfuggito il fatto che da tempo il suo nome non figurava sulle nostre pagine ma che, invece, nella rubrica “Scafale dell’oltre” c’era la firma di Francesco Martello. Rubrica voluta e curata da lui stesso, con il suo pseudonimo. All’interno del nostro mensile, troverete un sincero profilo in cui Alberto Rigoni racconta una piccola parte della sua vita, sempre molto riservata, fatta eccezione per alcuni periodi in cui si “espose” nella vita politico-amministrativa, volta principalmente al bene del suo paese e alla tutela del suo territorio. Ciao Attilio, sarai sempre con noi.