mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Mostra affascina con vecchi giocattoli

Giocare alle signore

Il primo giocattolo da collezione l’ha comprato quarant’anni fa: una cucina in miniatura. Quasi una rivalsa: quella di avere i giochi che avrebbe desiderato possedere da bimba. Poi la raccolta è andata crescendo, e col numero di oggetti aumentava anche il suo valore storico, culturale e didattico. Una parte di quell’assortimento fantastico di pupazzi, modellini, libri, cartoline, pentoline, bambole, porcellane la si potrà ammirare nell’elegante cornice di palazzo Ca’ Montagna. Perché è lì che Giovanna Briani Tosi, padovana d’origine, mantovana d’adozione e cittadina di San Zeno di Montagna durante la stagione estiva, ha accettato di esporre alcuni dei pezzi raccolti nel tempo. Il Comune di San Zeno di Montagna e l’associazione Amici di San Zeno propongono dunque la mostra «Giochiamo alle signore?», un’esposizione di cucine in miniatura e giocattoli femminili provenienti dalla collezione privata di Giovanna Tosi. L’inaugurazione si è svolta qualche giorno fa e la rassegna resterà aperta sino alla fine di agosto. Curioso il titolo dato all’iniziativa. «Giochiamo alle signore?» è un interrogativo racchiuso nella memoria di molte donne. «Ci riporta al tempo in cui da bambine», spiega Giovanna Tosi, «si trascorrevano interi pomeriggi a coccolare bambole preparando pappine improbabili, tra pentolini e vestitini cuciti a mano dalla nonna: un sogno dove esprimere il desidero di ripetere i gesti buoni e generosi ricevuti dalla mamma, la magica palestra in cui allenare la propria voglia di accudire ed esplorare inconsapevolemente l’essere donna». La mostra di San Zeno di Montagna offre dunque l’immagine d’un tempo dei giochi nel quale non dominavano il video e l’elettronica. Uno spaccato di un mondo infantile che parte da alcuni giocattoli della fine dell’Ottocento per arrivare alla moderna Barbie. «La collezione», informa l’ideatrice della rassegna, «riunisce pezzi italiani poveri nei materiali ma ricchi di colore e fantasia e giocattoli europei, in particolare francesi e tedeschi, la cui ricchezza di fabbricazione è invece evidente». A far la parte del leone sono le cucine in miniatura, raccolte con passione e restaurate con pari amore. «In questo breve viaggio espositivo», dice ancora Giovanna Tosi nel pieghevole della mostra, curato da OfficinArtium di Mantova, «non è tanto importante il valore della singola cucina in miniatura oppure la ditta e l’anno di produzione, quanto la magia dei ricordi che questi oggetti evocano». La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

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