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“Il Battello della Speranza”: I giovani protagonisti della cura della Terra

È salpato il 21 marzo da Peschiera del Garda, arrivando fino alla sponda bresciana di Desenzano, “Il battello della speranza”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Bardolino, è stata promossa da Frantz Kourdebakir (nella foto sopra, con il sindaco Lauro Sabaini), educatore, insegnante di religione e ideatore del progetto didattico “Guardani del Benaco”, che negli anni ha coinvolto decine di scuole dei paesi lacustri per sensibilizzare su nuovi stili di vita, sulla scia delle encicliche di papa Francesco, Laudato Si’ e Fratelli Tutti, e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

Decine di studenti di Bardolino, Brenzone, Cavaion, Castelnuovo, Sandrà, Valeggio sul Mincio, Lonato, Desenzano e Arco hanno aderito all’invito. Accompagnati dagli insegnanti, sono saliti sul battello per un’uscita all’insegna della cura dell’ambiente e delle risorse della Terra, in particolare quelle idriche. Ad allietare la mattinata c’erano il Coro trentino “Cima Tosa”, l’arpa del giovane musicista Kevin Frasson di Borgo Virgilio (MN) e Franco Farina, artista che ha interpretato dei brani tratti dal Cantico delle Creature, Viaggio in Italia di Goethe e dei passi danteschi.

“In occasione della Giornata mondiale dell’acqua – spiega il promotore – abbiamo proposto questa prima uscita, che ha avuto come slogan “Siamo tutti sulla stessa barca”. Gli studenti delle scuole primarie, medie e superiori hanno partecipato con entusiasmo a questa proposta, che nasce da altre esperienze, come la “Luce della Speranza”, realizzate nelle scuole negli anni scorsi. Il loro messaggio a noi adulti è stato chiaro: che mondo volete lasciarci? Ci siamo quindi impegnati alla ricerca del bene comune, per passare dall’io al noi, e di stili di vita più sostenibili, rendendo i giovani protagonisti, aiutandoli a coltivare la speranza”.

Ad avvallare questa iniziativa c’erano diverse autorità religiose, con la presenza dei quattro vicari generali delle Diocesi di Verona (mons. Osvaldo Checchini), Mantova (don Alberto Formigoni), Brescia (mons. Gaetano Fontana) e Trento (don Claudio Ferrari). Erano presenti anche il rabbino di Verona Tomer Corinaldi, l’imam di Verona Mohamed Guerfi e don Luca Merlo, direttore dell’Ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso della Diocesi di Verona.

Ed erano presenti diversi amministratori locali, con capofila il sindaco di Bardolino Lauro Sabaini. “L’uscita in battello è un ulteriore passo nel percorso iniziato nel 2018 davanti alla pietra della Preonda al porto di Bardolino, in occasione dei ‘Festival dell’incontro’ – ricostruisce il primo cittadino, che ha portato i saluti dell’on. Maristella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, assente per impegni istituzionali -. Grazie all’infaticabile maestro Frantz e alla sua collaboratrice Valeria Penna, questo cammino continua a dare frutti, coinvolgendo le nuove generazioni e stimolandoci tutti a un impegno concreto per custodire la bellezza dei luoghi in cui viviamo”.

Sul battello è stata presentata una lettera indirizzata a Papa Francesco e sottoscritta dall’on. Gelmini, dai sindaci del lago di Garda, dai dirigenti delle scuole coinvolte e dai quattro vescovi delle diocesi di Verona, Brescia, Mantova e Trento, che verrà consegnata al Santo Padre nella sua visita a Verona del prossimo 18 maggio. “È un invito a Sua Santità a visitare il nostro lago di Garda nel 2026, ottavo centenario dalla morte di San Francesco: ci auguriamo che risponda di sì”, conclude Kourdebakir.
Qui potete approfondire la notizia.

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