In pochi giorni gli «Amici del Golfo» di Salò hanno tenuto la tradizionale cena d’autunno (venerdì, alla Conca d’oro) e l’assemblea annuale (martedì sera, nel salone del centro sociale «I pini»). Aurelio Nastuzzo, presidente dell’associazione che conta 675 iscritti, ha illustrato l’attività svolta. La battaglia condotta per la passeggiata a lago ha consentito di ottenere un percorso che ora misura ben 2.870 metri. «Ogni cittadino e ogni amministratore comunale – sottolinea Nastuzzo – è orgoglioso di quanto realizzato. In futuro il municipio inserirà in bilancio la sistemazione del piazzale del Mulino, studiata da Enrico Corradi. I nostri vicini, i consiglieri di San Felice del Benaco, hanno approvato il progetto di 310 mila euro per la prosecuzione della passeggiata fino al porto di Portese (e il Demanio ha già concesso un finanziamento di 150 mila euro). Da lì alla baia del Vento e alla chiesetta di S. Fermo c’è poi un sentiero che deve soltanto essere messo a posto». Poi – aggiunge Nastuzzo – l’intervento sulla collina, un parco naturale comprendente S. Bartolomeo, Serniga, Renzano, Bagnolo, che fa gola a tante persone. Abbiamo pulito e segnalato i sentieri. Effettueremo la manutenzione assieme a scout, Cai e alpini. Riuscissimo a tenerli agibili, avremmo la possibilità di controllare un territorio molto vasto. Ricordo inoltre la stampa e la diffusione di cartine in numerose lingue: inglese, francese, tedesco, olandese, persino cirillico».L’IDEA di un grande parcheggio a monte della 45bis «è stata sposata dall’assessore ai trasporti della Provincia, Valerio Prignachi, e dal sindaco Giampiero Cipani, che stanno ragionando su un piano di fattibilità». E poi il tema dell’ospedale, che «non va venduto per realizzare i soldi da investire altrove». L’altra sera gli «Amici del golfo» hanno parlato anche del parcheggio in costruzione nel piazzale Martiri della Libertà, alle spalle delle Rive, e lanciato un grido di dolore riguardante il lago. Nel rio Brezzo, che scende da Roè Volciano, gettano porcherie di ogni genere. Alcuni pubblici esercizi e numerose abitazioni private, non ancora collegati alle fognature del Garda Uno, scaricano direttamente i liquami nell’acqua.UN’IMPRESA butta soda. «Tutte situazioni che andremo a fotografare e denunciare», promette Nastuzzo. E Carlo Maccarinelli, pescatore per diletto: «Nel rio non è rimasto più nulla di vivo: né anguille, né trote, triotti, vaironi o barbi. Qualche giorno fa uno sversamento durato 24 ore ha provocato grossi guai. Nel lago lucci, cavedani e persici hanno macchie sul 30% del corpo. Il pesce piccolo è spaventato, e non viene più verso riva. Nella zona tra la baia del Vento, i Grosti e l’isola, sui fondali c’è uno strato di melma alto un metro: sono i fosfati dei detersivi. Una serie di aspetti negativi che fanno a pugni con un altro dato: la trasparenza delle acque. Non sono mai state così limpide, ed è una cosa che francamente non riesco a capire».
!
Dopo la cena sociale, l’annuale assemblea nel salone del centro «I Pini»
Gli «Amici del Golfo»preoccupati per il lago
Articoli Correlati