La Goletta dei Laghi di Legambiente ha rivelato che cinque campioni su sei prelevati sulla sponda lombarda del lago di Garda risultano "fortemente inquinati". Le analisi microbiologiche hanno evidenziato contaminazioni oltre i limiti presso la foce del canale a Salò, la foce del torrente a Padenghe sul Garda, la foce del Rio Lefà a Toscolano Maderno, l'Oasi San Francesco del Garda a Desenzano del Garda e la foce del torrente a Santa Maria di Lugana a Sirmione. Solo il Rio Lefà ha mostrato una situazione stabile rispetto al 2023, mentre le altre località hanno visto un peggioramento.
Elena Ferrario, vicepresidente di Legambiente Lombardia, ha sottolineato che le analisi della Goletta dei Laghi non certificano la balneabilità ma sono cruciali per identificare acque non depurate che si riversano nel lago. La pressione antropica elevata dovuta alla cementificazione e ai milioni di turisti stagionali accentua l'importanza della qualità delle acque. Dopo il monitoraggio sul Garda, Legambiente estenderà le sue analisi anche al lago d'Iseo.