Il 24 febbraio a Brescia, presso il Centro Fiera di Montichiari, si è tenuta la finale dell’ambito Gran Trofeo della Ristorazione Italiana, che ha visto la partecipazione di 26 scuole alberghiere provenienti da tutta Italia e da sei scuole straniere. La competizione che ha previsto il confronto dei giovanissimi allievi rappresentanti di diversi istituti professionali alberghieri d’Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Romania, Cipro e Malta, rispetto ad abilità tecnico-pratiche di accoglienza e realizzazione di una proposta gastronomica tipica del territorio bresciano, ha avuto un gran successo di pubblico e un grande apprezzamento da parte delle più alte cariche delle amministrazioni locali della Regione e della Provincia di Brescia.LA SCUOLA ORIO VERGANI DI FERRARA, vincitrice del 1° PREMIO al Gran Trofeo della Ristorazione, presso il Centro Fiera del Comune di Montichiari, iniziativa promossa dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Brescia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, con ALMA e CAST ALIMENTI, LE Scuole Internazionali di Cucina Italiana, ha ricevuto oltre ad un cospicuo premio in denaro, la prestigiosa medaglia messa in palio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Gli studenti dell’Istituto Alberghiero ferrarese hanno brillantemente soddisfatto le aspettative della prestigiosa giuria e sono stati ritenuti particolarmente capaci di saper integrare la cucina tipica territoriale con i prodotti tipici ed i formaggi Dop delle Valli e delle Pianure bresciane.ALL’ISTITUTO GIANNI BRERA DI COMO, è andato il 2° premio mentre terzo in classifica è l’Institute of Tourism Studies di Malta; tra I PREMI SPECIALI ALLA SCUOLA DI VARAZZE è andato il premio per il “Miglior utilizzo dell’Olio extra vergine d’oliva”, alla Cavallotti di Città di Castello la “Miglior presentazione dei vini bresciani”, mentre il “Premio Grana Padano” è andato alla scuola Gioberti di Roma. A giudicare gli allievi, una giuria di altissimo livello, composta da due gran maestri della cucina, Gualtiero Marchesi ed Iginio Massari e dalle più prestigiose firme del giornalismo specializzato e generalista italiano, tra i quali Andrea Pesciarelli, noto giornalista del TG5, Rino Genovese di RAI 3, Paolo Corsini di RAI1, Carlo Ottaviano di Gambero Rosso Editore, Rosanna Cancellieri, volto noto del mondo del giornalismo di Mediaset, Marco Sabellico (giornalista enogastronomico di Rai Sat – Gambero Rosso Channel), Guido Stecchi, Renato Brancaleoni, Loris Mozzini e Giuseppe Vaccarini, Alberto Marcomini, esperto dell’arte casearia di livello internazionale, Andrea Grignaffini Elsa Mazzolini noti critici enogastronomi ed, infine gli chef di fama internazionale Marco Bistarelli ed Umberto Vezzoli.Il tema in cucina su cui hanno dovuto cimentarsi gli allievi dell’IstitutoOrio Vergani, capitanati dai professori Maurizio Busi e Maurizio Roccati, è stato la realizzazione delle ricette in cucina e la coreografia del piatto. Tra le prove centrali, del Gran Trofeo della ristorazione italiana, il taglio dei formaggi: Provolone, Grana Padano, formaggella di Tremosine, Robiola, semistagionato di capra, formaggio della Valle Camonica, nostrano Valtrompia, Sabbio, latte crudo di Tremosine; la realizzazione, il taglio ed il porzionamento a tavola del Coregone al Cartoccio, famoso ricetta di Desenzano del Garda, la realizzazione del Risotto al tartufo nero della Valtènesi mantecato alla Robiola bresciana. “Siamo entusiasti del risultato conseguito – ha dichiarato il professor Busi – soprattutto in considerazione del livello della giuria di esperti di fronte alla quale abbiamo dovuto misurarci. I nostri ragazzi hanno saputo raccogliere la sfida e hanno dimostrato una grande capacità di elaborazione dei prodotti tipici bresciani adattandoli alla loro tradizione culinaria. Ritengo sia proprio questa la nostra missione, quella di soddisfare i palati più esigenti, curando ogni aspetto dell’ospitalità, senza avere alcun limite territoriale, ma sapendo trasformare con perizia e rispetto ogni prodotto della nostra Italia dei sapori. Lo chef oggi è certamente un ambasciatore di un territorio, ma anche un interprete delle più diverse tradizioni culinarie, dove la tipicità raggiunge un valore maggiore, in relazione a quanto si distingue e si avvicina alle altre culture enogastronomiche”.A condurre magistralmente le tre giornate del gusto, sono stati, due personaggi d’eccezione, Gerardo Antelmo, conduttore del programma “Le regole del gusto”, in onda il mercoledì mattina su RADIORAI e Moreno Morello popolarissimo personaggio televisivo, che hanno saputo gestire l’evento e sottolineare e promuovere l’eccellenza dei prodotti tipici bresciani.“Si tratta di un evento che ha mirato, riuscendoci, a promuovere le nostre tipicità territoriali bresciane – ha dichiarato GianAntonio Rosa Sindaco di Montichiari che ha ospitato le squadre concorrenti – che avrà evidenti ritorni in termini di immagine per la nostra provincia, ai vertici quantitativi per la produzione lattiero casearia di livello e non solo. Il Gran Trofeo della Ristorazione Italiana, ha dato la possibilità a tutti i ragazzi che hanno partecipato al concorso, al di là del loro posizionamento nella classifica, di misurarsi con i prodotti della terra bresciana dall’alto valore nutrizionale e organolettico, per aumentarne la visibilità e la conoscenza in tutta Italia”.“ Per il terzo anno riteniamo di aver raggiunto l’obbiettivo di promuovere i prodotti tipici, attraverso eventi come il Gran Trofeo della Ristorazione Italiana, perché sono convinto che ciò che è buono piace a tutti – questa la dichiarazione di Iginio Massari , maestro della Scuola di cucina CAST Alimenti, che sottolinea l’importanza del premio messo a disposizione dalla Presidenza della Repubblica Italiana, come riconoscimento dell’eccellenza delle produzioni lattiero casearie e non solo della provincia di Brescia. “E’ necessario elevare la professionalità nella ristorazione italiana, dal piatto al dolce – ha continuato Massari – con un’attenzione particolare rivolta all’ospite che deve mangiare bene, degustando prodotti di elevato valore qualitativo, in un ambiente piacevole, dove ogni momento deve essere indimenticabile. Brescia deve diventare il Centro della Cultura dell’Alimentazione Italiane e perché no, anche Europea e questo si può ottenere grazie all’utilizzo di prodotti d’eccellenza qualitativa e alla loro trasformazione esemplare. Solo così si può ambire a realizzare qualcosa di straordinario. Dal cuoco, al pasticcere al maitre, deve arrivare un segnale di grande dedizione e di ricerca della perfezione. I ragazzi invitati a partecipare hanno dimostrato di conoscere a fondo le attività da intraprendere, senza trascurare l’istruzione, la dimestichezza con le lingue straniere e la filiera dei prodotti tipici provenienti da tutta Italia. Consci che quello che sarà il loro lavoro per la vita nulla ha a che fare con il ‘servilismo’, ma con il servizio. I ragazzi delle scuole alberghiere che hanno partecipato al concorso – ha concluso Massari – hanno dimostrato di aver ben compreso che chi si occupa di ristorazione regala non soltanto attimi di piacere, ma anche vere e proprie pillole di salute. Chi mangia bene, mangia correttamente””Il Gran Trofeo è un’iniziativa importante sotto il profilo culturale – ha dichiarato Marco Sabellico, giornalista del Gambero Rosso e volto noto di RaiSat-Gambero Rosso Channel – oltre ad essere ovviamente una grande operazione di promozione per i prodotti tipici bresciani. Troppo spesso, infatti, le Scuole Alberghiere vengono accusate di fornire un insegnamento “generico” e non calato nella realtà territoriale dove i ragazzi di oggi saranno i professionisti di domani. Il gran Trofeo invece invita ad approfondire la conoscenza di un territorio, in questo caso Brescia, e a riscoprire il filo conduttore ed i legami secolari che uniscono le ricette, i prodotti tipici e i grandi vini di questa terra. Altre province dovrebbero seguire l’esempio di Brescia”“Il made in Italy è apprezzato in tutto il mondo e bisogna compiere ogni sforzo per mantenere alta questa vocazione – ha dichiarato Gianfranco Tomasoni, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Brescia – Le esportazioni relative ai prodotti caseari confermano questa tendenza come terra vocata al mercato globale. Bisogna solo stare attenti alle contraffazioni – continua Tomasoni – Molte sono le imitazioni che vengono spacciate per Grana Padano. Eventi come Il Gran Trofeo della Ristorazione Italiana, mirano a tutelare le nostre tipicità difendendole e garantendole su tutte le fasce di mercato, perché la buona tavola è un’immagine forte dell’Italia nel mondo e rappresenta una tra le nostre più importanti risorse economiche. Aliment, nell’ambito della quale si svolge Il Gran Trofeo della Ristorazione Italiana, è certamente la nostra immancabile vetrina, per gli innumerevoli e per la più parte sconosciuti formaggi tipici, ma non solo, giunta quest’anno alla sua 22° edizione, vuole proporsi come il polo di tutte le azioni comunicative dei prodotti bresciani. Sappiamo – ha continuato Tomasoni – che non possiamo competere con i mercati emergenti sul piano dei prezzi, ma siamo certi di poter combattere e vincere la sfida della qualità. La terza edizione del Gran Trofeo delle Ristorazione Italiana a Montichiari, rivolta ai giovani allievi delle scuole alberghiere e di formazione professionale di tutte le regioni d’Italia – ha concluso Tomasoni – ha voluto proprio trasferire ai professionisti della ristorazione di domani questa ‘sfida’, perché la raccolgano e siano in grado di garantire nel tempo il primato della cucina italiana nel mondo”
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A Ferrara il primo premio del Gran Trofeo della Ristorazione Italiana. L’Istituto Orio Vergani ha conquistato la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Grande successo per le 26 le scuole alberghiere, provenienti da diverse regioni italiane
Gran Trofeo della Ristorazione Italiana 2009
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