Nei giorni scorsi, il Gruppo alpini di Prevalle ha portato a termine una grande operazione di pulizia e di manutenzione dell’area boschiva che circonda il «Buco del Frate», la celebre grotta inserita dalla Regione nell’elenco dei monumenti naturali che si trova sul versante orientale del Monte Budellone. L’intervento è avvenuto in accordo con l’amministrazione comunale, e ha avuto il sostegno economico della stessa Regione. Si sono messe all’opera una trentina di penne nere prevallesi; e tra queste numerosi giovani, a dimostrazione del fatto che il sodalizio riesce a mobilitare anche i non appartenenti al nucleo storico di soci. Quasi duecento le ore di lavoro servite a sistemare un’area naturalistica preziosa: tecnicamente, gli alpini hanno sfoltito il sottobosco, ripulito le caditoie per lo scolo dell’acqua piovana e tutte le aree circostanti la grotta. E nota decisamente negativa, oltre alla notevole quantità di legname secco e di sterpaglie, gli alpini hanno raccolto un carico pesante di lattine, bottiglie e cartacce. Non solo: tra i rifiuti abbandonati nell’area c’erano persino una grande stufa che qualcuno ha pensato bene di buttare in una scarpata, ma anche una borsetta frutto di un furto avvenuto diversi mesi fa. La borsa, contenente ancora documenti ed effetti personali, era stata trafugata da un’autovettura in sosta a Nuvolento ed è stata restituita alla proprietaria dalla polizia locale prevallese. Detto della pulizia qualche cenno al futuro. Tra i progetti che il Comune di Prevalle ha messo in cantiere per la zona del Buco del Frate e del Budellone c’è il rispristino (prossimo) di un antico sentiero che dall’area verde sopra gli accessi alla grotta porta sulla sommità del monte. Il percorso sarà sistemato, e sulla cima verrà realizzato un punto di osservazione panoramico: da qui sarà possibile spaziare dalla pianura al lago di Garda e a Brescia. Inoltre è previsto il rimboschimento di una porzione di bosco danneggiata seriamente dalla siccità dell’estate 2003. I lavori sono finanziati dalla Regione.
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Buco del Frate, gli alpini rimettono a nuovo l’area