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Serata al Grand Hotel Terme di Sirmione

Groppello in cucina un vino da concorso

La Confraternita del Groppello ha salutato l’arrivo della bella stagione con la «Festa di Primavera». Così è stato intitolato lo speciale convivio in cui i cento soci si sono ritrovati a brindare con il famoso vino, uno dei simboli della Valtenesi, insieme al Chiaretto. La bella serata è stata ospitata dal Grand Hotel Terme di Sirmione. Con il loro tradizionale mantello, i confratelli che compongono il nuovo direttivo hanno fatto gli onori di casa ai numerosi ospiti. Il direttivo è formato dal presidente Camillo Chimini, mentre il vice è il professor Enzo Dellea, cuoco famosissimo; quindi il maestro di cantina Renzo D’Attoma, il cerimoniere Gianni Bedussi, il segretario Giovanni Avanzi e il tesoriere Pietro Cavagnini. Durante la serata sono stati premiati i componenti del direttivo uscente. Hanno ricevuto il labaro della confraternita e tanti ringraziamenti allo «chef de cousine» Francesco Lavarini, il maitre d’hotel Francesco D’Auria e il barman Angelo Boschetto, per aver saputo con la loro magica professionalità deliziare gli ospiti. Chimini ha poi sottolineato che la «Festa di Primavera» è il primo appuntamento dell’anno per la Confraternita; seguirà la «Festa dell’Estate» in giugno, ma soprattutto il classico Palio del Groppello, in programma ad ottobre, nel corso del quale i soci decretano il miglior vino, che li accompagnerà per tutta l’annata 2003. Chimini ha poi annunciato che il 6 maggio, nella sede della Provincia di Brescia, verrà organizzata una conferenza stampa per far conoscere ufficialmente il nuovo concorso «Un piatto con il Groppello», a cui parteciperanno quindici ristoratori, compreso il Grand Hotel Terme. Verrà premiato il primo piatto, il secondo piatto, e una medaglia d’oro sarà riservata al miglior servizio. La giuria sarà composta da sette esperti nel campo della ristorazione. Il poeta Bruno Tedeschi, nel suo inconfondibile stile, ha dedicato alla «Festa di Primavera» una lirica di lode al Groppello, ricevendo scrocianti e ripetuti applausi. «Sul Groppello – ha spiegato Gianni Bedussi, uno dei fondatori della Confraternita – sono stati scritti fiumi di inchiostro, ma quel che vorrei sottolineare è che questo vino rosso, generoso e sanguigno, è nato in Valtenesi da una famiglia benemerita che dal 1552, esattamente da 450 anni, vive a Puegnago dove lavora la terra, coltiva i vigneti e produce vino, in special modo Groppello. È la dinastia dei Comincioli. Oggi il testimone, dopo tredici generazioni, è saldamente in buone mani, quelle del signor Battista e di suo figlio Gianfranco. «Ma le fortune del Groppello sono legate anche alla sensibilità di tanti altri imprenditori vitivinicoli, che hanno creduto in questo vino. Imprenditori che hanno poi dato vita alla confraternita. Noi confratelli – ha aggiunto Bedussi – 32 anni fa, da persone impegnate nel mondo vitivinicolo e nella ristorazione in qualità, da sommelier, con caparbietà, senso dell’amicizia e impegno, credendo in questo buon prodotto, ci siamo dati da fare per promuoverlo, farlo conoscere e apprezzare attraverso fiere e incontri, cene, simposi».

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