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“Guardiana” torna sul Garda, a Desenzano il 23 giugno, dopo la “Prima” di Pesaro

Successo per la prima a Pesaro dello spettacolo di musica e poesia “Guardiana”, scritto ed interpretato dalla poetessa Francesca Merloni, con le musiche originali del pianista Remo Anzovino, la partecipazione di Gianmarco Tognazzi, che cura anche la regia, e le scenografie di Bruno Ceccobelli.

La contrapposizione poetica e narrativa tra l’io femminile e l’io maschile, tra due individui che si amano e sono alla ricerca delle parole che possano sublimare il loro sentimento – dialogo che il pubblico ascolta coi toni di un duplice monologo – ha nella musica la terza voce, anch’essa protagonista fondamentale della pièce, in un crescendo di sensazioni in grado di rapire lo spettatore.

Dopo il successo dello spettacolo che sta attraversando la Penisola (Castel del Monte, Taranto, Castello di Copertino, Mantova, Rimini, Ravenna, Forlì, il Vittoriale degli Italiani, Novafeltria, San Ginesio, Sarnano), il tour di “Guardiana” fa tappa nuovamente a Pesaro, oggi, 21 giugno, nella chiesa della Santissima Annunziata, alle 21.30; e poi sarà venerdì 23 giugno al Castello di Desenzano del Garda, sabato 24 giugno nella sala Castellani a Gargnano, e domenica 25 giugno a Sirmione, nel Parco Callas Arena. Lo spettacolo, in queste ultime tre date, avrà inizio alle 21.15. Si accede esclusivamente contattando infotel: 06 6865493 o e-mail: redazione@ilcigno.org. Al termine dello spettacolo ci sarà l’incontro con gli artisti ed un brindisi con i vini della “Tognazza”. Il libretto di scena è edito da “Il Cigno GG edizioni”.

Il tour proseguirà il 3, 4 e 5 luglio a Roma, il 9, 10, 11 e 13 luglio di nuovo a Sirmione, il 24 luglio a Toscolano Maderno, il 25 al Museo di Salò, il 26 al Museo Diocesano di Brescia, il 27 luglio a Torri del Benaco, il 7 settembre a Melfi, l’8 ad Ariano Irpino, il 9 ad Egnazia, il 21 settembre a Villacidro in Sardegna.

Lo spettacolo è prodotto da Lorenzo Zichichi e dalla sua Casa Editrice “Il Cigno GG Edizioni”, che sposano questa avventura ritenendola una nuova frontiera dell’arte contemporanea nella sua accezione più ampia.

Per Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, che ha scritto la prefazione al libretto di scena (la prima edizione recava una prefazione di Roberto Saviano), i versi di Guardiana “sono belli, e forti, e nuovi, mai banali nel parlare dell’amore che si interroga. Un altro motivo, poi, mi ha convinto a fare in modo che Guardiana potesse viaggiare e farsi conoscere in numerosi teatri e sedi di GardaMusei. Guardate, e leggete, in queste pagine le immagini e le storie dei protagonisti. Una poetessa magnifica, che ride e che non crea soltanto poesia, ma anche poesia in azione, un attore di tutto capace, un compositore che è anche avvocato, e non potendo mutare la legge innova la musica, uno scenografo mistico-filosofico, un organizzatore colto che sa come far rendere la cultura. Tutti diversi, ma tutti belli, creativi, simpatici, da far venire voglia di frequentarli. Proprio come GardaMusei, unione di grandi città e piccoli borghi, musei immensi e minuscoli gioielli, associazioni dinamiche e istituzioni virtuose. Siate la nostra Guardiana allegra”.

“‘Guardiana’ è a tutti gli effetti un’opera lirica contemporanea – ha ribadito Zichichi – dove per lirico si intende un libretto scritto da una poetessa, in cui l’interpretazione verbale è melodia vocale, grazie ad una emozionante recitazione. Lo spettacolo è nuovo tipo di opera contemporanea, in cui le musiche sono calibrate sulle parole e, di fatto, si ascolta la poesia, accompagnata dalle note musicali, che non sono un semplice sottofondo, ma ne strutturano la componente emotiva”.

Il rapporto con la musica, in questa nuova versione dell’opera è essenziale – ha sottolineato ancora Francesca Merloni –. La mia ricerca personale è stata quella di considerare le parole come “suono” e trovare il loro senso più profondo. Nella riscrittura dell’opera, prima maggiormente incentrata su un monologo, sono stata spinta da Gianmarco Tognazzi e Remo Anzovino a scrivere per loro e su di loro. È stato un divenire creativo compiuto anche sul palco, tra una prova e l’altra. L’universo maschile, spesso così “altro” per noi donne – soprattutto se innamorate – si è rivelato un impulso molto fecondo per me”.

 

“Guardiana  – ha aggiunto Gianmarco Tognazzi – mi dà la possibilità di interpretare il mio ruolo affidandomi totalmente alla poesia; ed è questa per me una esperienza nuova perché mi fa entrare in un territorio scomodo, mi fa sentire l’emozione che è nelle persone, mi apre al rischio di interpretabilità e quindi mi fa scoprire una nuova parte di me. L’ampiezza dei tanti modi di interpretare un ruolo che la poesia è capace di offrire è tale che ci si può sentire inadeguati, perché la poesia è talmente universale che chi ascolta può darle il significato che preferisce, in base al proprio stato d’animo. È questa incertezza che fa perdere “il dominio” che un attore ha sul suo pubblico. Ed è una sfida che non ho potuto fare a meno di cogliere”.

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