Un nuovo percorso illustrato per comprendere la storia della villa romana più grande dell’Italia settentrionale. Il tutto realizzato grazie al contributo delle Terme di Sirmione in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. È questa la novità delle Grotte di Catullo, l’area archeologica a picco sul Garda, situata sull’esile penisola che separa il golfo di Desenzano da quello di Peschiera. Da ieri, infatti, ad accompagnare il pubblico nella visita della stazione romana di Sirmione, la «Sermio mansio», ricordata nell’itinerario di Antonino sulla strada Brescia-Verona, ci penseranno una serie di pannelli verticali, alti quasi due metri, posizionati lungo il percorso e redatti in italiano oltre che in inglese e in tedesco. Alla parte scritta si affiancano molte immagini, rappresentate tridimensionalmente. Chiara l’intenzione del progetto: offrire informazioni dettagliate ai numerosi visitatori del sito, così da renderne evidente la struttura originaria. Il parco, infatti, è frequentato annualmente da circa 200 mila visitatori, con punte di 2 mila persone al giorno ed è, nell’Italia del nord, la zona archeologica con maggiore affluenza di pubblico. Per le Grotte di Catullo l’apertura è dal martedì alla domenica, dalle ore 8.30 alle 19; ingresso 4 euro, gratuito per i ragazzi fino a 18 anni e per gli adulti oltre i 65 anni.
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Pannelli alti due metri raccontano al pubblico la storia di questa antica villa. Il parco archeologico ogni anno è visitato da 200 mila persone