venerdì, Dicembre 27, 2024
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L’Aeronautica ha un circolo velico a Desenzano e ha partecipato alla regata con Black Macaco

Hanno imparato a volare anche sull’acqua

Dall’aria all’acqua. Due passioni che condividono da una parte l’armatore, Aldo Calebich, e dall’altra uno degli equipaggi – rigorosamente composto da militari – che ha affrontato la Centomiglia del Garda ed è stato fermato dal tempo inclemente a Gargnano. In mezzo ci sono i Diavoli rossi, quelli dei Tornado del 6° stormo della base di Ghedi e l’ex comandante del reparto missili di Villafranca. E oltre a Black Macaco come punto d’incontro hanno un circolo nautico sulle sponde del Garda, a Desenzano, con un parco invidiabile, porzione di una vecchia tenuta donata all’Aeronautica, che finisce direttamente a lago. Alcuni soci hanno messo a disposizione i loro 420, la 5ª Ataf di Vicenza (che è un ente Nato) ha dato in gestione altre imbarcazioni e alla fine si sono ritrovati con una flotta composta da 5 laser, quattro «420», un hobby cat 14, un hobby cat 16, un hobby cat 20, alcuni gommoni e due barche da crociera: il Black Macaco, classe E, armata da un privato e civile, Aldo Calebich appunto, e la Matilde di Canossa, classe F, armata dalla 5ª Ataf di Vicenza. Al colonnello Carmelo Paroli, comandante fino al dicembre del ’99 del Reparto missili di Villafranca, la passione per la vela venne non più di cinque anni fa, quando incontrò Calebich, che di professione fa il geometra e, come ama dire, l’ufficiale «dopo il brevetto di pilotaggio, quello di sub la passione per tutto ciò che ha un motore, in omaggio alle mie origini emiliane, alla fine mi mancava l’elemento acqua di superficie». Evidentemente non era il solo perché unendo le sue energie a quelle dei colleghi di lì a poco riuscì a fondare il club nautico Diavoli rossi, riservato ai militari e ai loro familiari, che comunque è sotto la giurisdizione del colonnello Roberto Nordio comandante del 6° stormo di Ghedi ed è presieduto dallo stesso Paroli. Due anni fa poi il circolo dei Diavoli rossi fu iscritto alla Federazione italiana vela e intensificò l’attività e dai corsi per principianti è passata all’organizzazione di regate (una per i laser 16 in luglio e una alla classe crociera facente parte del circuito Coppa d’oro). Militare il circolo, militare l’equipaggio che, a causa degli impegni di servizio domenicale, non è sempre lo stesso. Ventitré i soci che si sono alternati nelle regate durante tutta la stagione e per la 50ª edizione della centomiglia del Garda su Black Macaco si sono imbarcati il maggiore pilota Francesco Crocco (6° Stormo C.B. di Ghedi) come tailer, l’aiutante Antonio Serafino (reparto mobile di supporto di Villafranca) prodiere/timoniere, il maresciallo Tiziano Zanola (servizio meteo Aeronautica di Capo Mele) timoniere /prodiere e infine il maresciallo Francesco Aliberti (72° gruppo I.T. di Bovolone) pozzetto. «Io in regata? No, un po’ faticoso ma comunque ero alla boa di Malcesine», ride Paroli, «da quando non sono più in servizio attivo posso essere più attivo di prima», così riesce a coordinare anche il tempo libero degli altri volontari, tutti aviatori con la passione per le barche. E anche se fermati dal maltempo a Gargnano come la maggior parte delle vele in regata la passione resta. La Coppa d’oro, la vittoria al campionato d’autunno, il secondo posto assoluto nel cimento invernale e il quinto nella precedente edizione della centomiglia parlano per loro.

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