Tutti insieme per Heros Marai. Amministratori e dipendenti comunali hanno brindato, nel salone dei ricevimenti di palazzo Gelmetti, all’ormai prossima partenza per le Paralimpiadi in Cina del giovane bibliotecario (ha subito un’amputazione alla gamba destra dopo un incidente stradale), il quale è alla sua seconda partecipazione ai Giochi dei cinque cerchi nelle specialità atletiche dei 100, 200 metri e nel salto in lungo.Per l’occasione il sindaco Pietro Meschi ha donato un tricolore da sventolare al termine delle prossime prove olimpiche del giovane atleta. Un gesto sottolineato da un applauso corale con Marai che ha chiesto ai presenti di apporre sulla bandiera la firma a testimonianza di un forte legame tra colleghi di lavoro.«Al di là di quelli che saranno i risultati finali è per noi un orgoglio avere un dipendente comunale che partecipa alle Olimpiadi di Pechino», ha esordito Meschi, con al suo fianco numerosi assessori e consiglieri comunali. «Un ragazzo che ha saputo emergere con coraggio e tenacia da una disgrazia, non mollando mai, pronto a mettersi in gioco anche nello sport. Siamo tutti idealmente con lui a Pechino, convinti che saprà farsi onore come d’altronde ha sempre fatto in questi anni».Primo cittadino che ha colto l’occasione per rispondere indirettamente anche all’interrogazione del Gruppo Misto (Simone Gianfranceschi, Loris Lonardi e Giuliano Rizzi) in cui si taccia d’ingratitudine l’amministrazione per la scarsa sensibilità nei confronti di Alessandra Galiotto, bardolinese protagonista proprio oggi nelle semifinali con il «K4 500» alle Olimpiadi.«È partita in silenzio e nell’assoluta indifferenza dell’amministrazione; come un emigrante, con i soli saluti e auguri dei famigliari e degli amici intimi. Della sua partecipazione ai giochi olimpici solo qualche bardolinese ha potuto sapere grazie ai manifesti commissionati, pagati ed affissi dai suoi amici intimi nelle vie del paese», hanno scritto i tre rappresentanti di minoranza.«Purtroppo non sempre è possibile sapere ma soprattutto ricordare tutto, così come a volte basterebbe poco per comunicare le cose a tempo debito. Di certo tifiamo per Alessandra e al suo rientro come sarà per quello di Marai saremo pronti a festeggiarla e darle il giusto tributo», ha sostenuto Meschi.Chiusa la parentesi la breve cerimonia è terminata con un brindisi e il taglio della torta a cinque cerchi: taglio avvenuto assieme al corpo di polizia municipale. Già perché Marai è anche il testimonial per la sicurezza stradale durante gli incontri organizzati dal comando dei vigili urbani con le scolaresche delle scuole primarie, secondarie e superiori del Garda-Baldo. L’anno scorso inoltre i soldi delle multe incassati per il divieto di sosta della auto sugli stalli gialli riservati ai portatori di handicap, sono serviti per acquistare una protesi da gara per lo stesso Marai. Un aiuto fondamentale per poter gareggiare ad alti livelli e rimanere al passo con gli atleti professionisti che parteciperanno alle Paralimpiadi.Un apporto determinante, come quello dei due tecnici, Alessandro Dreosso e Nicola Borgato dell’Hortopedica di Corso Milano a Verona, che seguono passo a passo la preparazione olimpica di Heros Marai.
L’opposizione: «Nessuna cerimonia per la nostra atleta». Il sindaco: «A volte si dimentica qualcosa, ma ci sarà onore per tutti»