Folta delegazione dell’Arthob nella capitale per il Giubileo I ristoratori vanno a Roma alla benedizione del Papa Wojtyla: «Voi i protagonisti della comunione orizzontale» Roma val bene una pausa e il periodo giusto, tra il tutto esaurito della stagione estiva e i tour de force del periodo natalizio, è proprio questo, per i ristoratori bresciani che hanno celebrato nei giorni scorsi il loro Giubileo. L’iniziativa del pellegrinaggio era stata lanciata per tempo. Spenti i fornelli o affidato a mani sicure il servizio tra cucina e sala, un buon gruppo in rappresentanza dell’Associazione ristoranti trattorie hosterie bresciana si è messa in viaggio, dandosi appuntamento davanti alla sede di via Malta. Tra i 49 partecipanti, il settore era ben rappresentato nelle sue diverse componenti: dal grande albergo dell’hinterland al residence cittadino, dai ristoranti in auge ai locali tipici. Il consiglio direttivo era presente pressochè al completo, a partire dal presidente Beppe Dattoli, dal vicepresidente Mauro Mondini e dal segretario Beppe Rocca. Il clima non è stato sempre favorevole, durante la sosta a Orvieto e le visite ai monumenti romani ma, tra un acquazzone e una schiarita, il ruolino di marcia è stato tutto rispettato con l’aggiunta di qualche piacevole fuoriprogramma, come il percorso tra le fontane illuminate nell’imprevedibile quiete della città notturna e un improvvisato gemellaggio, con consegna di gagliardetti, al collega che ha dato buona prova della cucina tipica romana. La pausa più importante, il maltempo l’ha provvidenziamente concessa per la mattinata dell’udienza papale. La sveglia è suonata all’alba, per consentire al gruppo di conquistare per tempo una buona postazione in piazza San Pietro. Lo zelo è stato ripagato e tutti hanno avuto l’emozione di salutare il Papa da vicino. In una folla di almeno diecimila persone, tra i giovani di San Francisco, il Boavista football Club e il coro di Brasilia, anche i ristoratori di Brescia si son fatti sentire quando è stata segnalata la loro presenza. Era dedicata all’eucarestia, «come simbolo di unità e carità», l’omelia del Papa. Giovanni Paolo II ha parlato di una «comunione di tipo verticale» dell’uomo con Dio e di «una comunione di tipo orizzontale fraterno», nella condivisione del pane e del vino. Le sue parole hanno toccato corde sensibili, tra chi vive nella quotidianità l’arte di apparecchiare le mense. Le nuvole cariche di pioggia sono puntualmente ricomparse nel pomeriggio, ma all’interno della Basilica e dei Musei Vaticani non potevano ormai più dare fastidio. Nata per innalzare il livello di professionalità degli operatori locali, impegnata ad organizzare a ritmo continuo iniziative di formazione e di aggiornamento, l’Arthob non ha mai messo in secondo piano l’esigenza di creare momenti d’incontro, per favorire la reciproca conoscenza e la collaborazione in vista di obiettivi comuni. L’ottobrata, la cena natalizia e il Capodanno del ristoratore sono ormai momenti immancabili nel corso dell’anno sociale ma l’anno del Giubileo meritava una sottolineatura particolare. Abituati a ritrovarsi in clima di lavoro o di festa, i ristoratori hanno stavolta trovato una sintonia sul piano spirituale. e.n.
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Folta delegazione dell’Arthob nella capitale per il Giubileo. Wojtyla: «Voi i protagonisti della comunione orizzontale»
I ristoratori vanno a Roma alla benedizione del Papa
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