Non poteva mancare il bagoss, uno dei migliori (se non il migliore) prodotti bresciani, alla «Rassegna internazionale del formaggio di qualità» che si tiene in questi giorni nella città piemontese di Bra. La terza edizione di «Cheese» organizzata da Slow Food Arci gola, che intende ripetere il successo delle passate edizioni, ospita quest’anno anche la perla alimentare di Bagolino, ottenuta esclusivamente nelle malghe che sovrastano il paese. E proprio in occasione di questa edizione, Slow Food ha fatto salire il bagoss sull’«Arca del gusto», che ospita già 42 prodotti da salvaguardare. Quest’anno, il tema centrale di «Cheese» è la presenza di tutti i formaggi a denominazione d’origine protetta dell’Unione europea. Anche il bagoss è in attesa del marcio Dop, che potrebbe garantire la sopravvivenza di un ottimo prodotto che racchiude in sé storia e tradizione. Già in alcuni documenti risalenti al ’500, infatti, si parla di questo formaggio come preziosa merce di scambio. A Bra Slow Food ha dedicato molto spazio ai formaggi a latte crudo, presentando ai rappresentanti dell’Unione europea una raccolta di firme lanciata in tutto il mondo nel settembre dell’anno scorso proprio per la protezione di questi alimenti. E anche in questa occasione, come al Salone del gusto di Torino, sono tornati i presidi dell’associazione dedicati ai prodotti caseari a latte crudo: sono stati allestiti nella centralissima via Garibaldi. Per ognuno dei 30 formaggi a rischio di estinzione è stato organizzato uno stand per la degustazione e la vendita. E naturalmente un presidio è stato riservato anche al tesoro di Bagolino. Un tesoro ormai imitato da numerose aziende industriali. Per questo la quasi totalità dei produttori si è organizzata nella cooperativa «Valle di Bagolino», che intende ottenere il marchio Dop con lo scopo di tutelare gli interessi degli allevatori e la specificità del prodotto.
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La mostra «Cheese» in Piemonte
Il Bagoss l’«oro» di Bagolino va in vetrina con i formaggi rari
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