La Caprino economica si è messa in mostra per cinque giorni da venerdì 28 luglio a sabato 5 agosto. In quest’arco di tempo si è svolta, infatti, anche quest’anno la tradizionale Fiera montebaldina, mostra mercato dei prodotti dell’agricoltura, del commercio e dell’artigianato di Caprino. Quella del 2000 è la 247esima edizione. «Una manifestazione,nata circa tre secoli fa, ma le cui origini risalgono al XII secolo che fa vedere la realtà produttiva della nostra zona», dice il sindaco Maria Teresa Girardi. «All’inizio privilegiato era soprattutto il settore agricolo, poi successivamente si sono sviluppati anche gli altri, industria commercio e artigianato». E con le trasformazioni, con le esigenze dettate dai cambiamenti dell’economia il Comune ha dovuto sempre fare i conti. «Caprino ha sempre fatto da da apripista, è stato il primo a passare da un’economia agricola a quella industriale, poi si è allargato al terziario e ai servizi. Proprio per questo suo ruolo di battistrada ha sempre subito per primo l’impatto, a volte anche difficile, dei processi di cambiamento», continua Girardi. «Ora viviamo in una fase di transizione, basta pensare alle trasformazioni subite da un settore come il commercio negli ultimi anni, dal negozio familiare al supermarket fino agli ipermercati. Quello che è necessario è trovare un’idea forte per lo sviluppo futuro». E la carta da giocare, per il sindaco Maria Teresa Girardi, è quella del turismo ecocompatibile. «Abbiamo un territorio integro dal punto di vista naturalistico, ricco di testimonianze storiche e architettoniche. Il Baldo è il nostro futuro con l’avvio di un vero e proprio sistema per poterlo sviluppare, che ovviamente, tenga conto anche della realtà del lago. La Fiera è un momento di riflessione sul ruolo che la nostra realtà avrà nel futuro e che non significa perdita, ma cambiamento». Il sindaco non condivide l’opinione, eccessivamente allarmistica, di chi afferma che Caprino starebbe morendo o avrebbe perso delle opportunità. «L’unico treno che abbiamo perso è il trenino della Verona Caprino che ormai non c’è più», ironizza. «Quanto al resto i dati dimostrano che la nostra è una realtà economicamente solida, ribadisco in cambiamento, ma tutt’altro che in crisi. Nel nostro comune non ci sono disoccupati, il tasso di scolarizzazione è alto e scarso l’abbandono scolastico. Praticamente tutti i cittadini vivono in case di proprietà o posseggono un pezzo di terra o campi. Se un’azienda storica come la Cometti ha chiuso i battenti abbiamo già la richiesta di insediamento da parte di altre aziende più piccole e forse più adeguate al nostro territorio. Non mi sembra il ritratto di un paese sulla via della decadenza, al contrario stiamo risalendo la china rispetto alla crisi e allo spopolamento che abbiamo attraversato una decina d’anni fa». Antonella Traina
!
Successo di pubblico per la tradizionale rassegna legata alle realtà agricole, commerciali e artigianali del territorio
Il Baldo espone i suoi «gioielli»
Articoli Correlati