Lo sviluppo futuro di San Zeno nei prossimi dieci anni, al centro del confronto tra sindaco, associazioni, albergatori e commercianti.Nella sala di palazzo Cà Montagna, Adriano Peretti ha presentato al pubblico il documento preliminare del Pat, piano di assetto del territorio. «In concertazione con Provincia e Regione, il Comune ha sottoscritto l’accordo per la procedura del Pat», ha esordito il sindaco. «È un documento preliminare avvallato dalla Vas, la Valutazione ambientale strategica. Tutto il territorio è sotto tutela ambientale e l’economia si regge sul turismo. Per lo sviluppo prevediamo piccoli insediamenti, per un turismo di livello medio-alto».Quindi ha precisato: «Nel tentativo di ampliare i flussi turistici, abbiamo inserito nel piano, come già previsto anche nel piano d’area regionale del Baldo-Garda, la realizzazione, nei pressi di Lumini, di un campo da golf, sport che a livello mondiale è il più praticato. Ma anche fruizione di sentieri pedonali, ciclabili ed equestri e proseguimento dello standard di servizio degli impianti di risalita, collegandoci con Malcesine per migliorare l’accesso al Baldo».E ancora: «Gli ampliamenti residenziali saranno limitati a piccole zone di espansione per residenti. Lo sviluppo della popolazione così, se l’aumento delle case rimarrà costante, arriverà entro dieci anni a circa 2 mila abitanti. Per garantire redditività maggiore all’agricoltura», ha poi aggiunto il sindaco, «concederemo ampliamenti alle malghe, anche per evitare lo spopolamento della montagna». Con una sottolineatura: «Siamo solo all’inizio del procedimento per l’adozione del Pat: si potranno ancora inoltrare contributi di idee e suggerimenti».Il pubblico nella sala del palazzo storico Cà Montagna ha chiesto chiarimenti sulla salvaguardia dei castagni centenari, in stato di abbandono, in particolare all’interno della Tenuta Cervi. Al sindaco la replica, obbligata: «Sono quasi tutti in proprietà private, per cui il Comune non può far molto». Richieste anche sui sottoservizi, in particolare l’acqua, per l’enorme consumo che ne farebbe un campo da golf. «Abbiamo il pozzo Canevoi», ha replicato Peretti, «che con una prova, ha mostrato una portata di oltre 13 litri al secondo, sufficiente ad alimentare un paese da 5 mila abitanti. Poi c’è il prelievo anche dal lago e da altre sorgenti. Il golf si estenderà oltre la pineta e saranno due gli ettari destinati a strutture alberghiere e residenziali». Sono previsti a servizio del golf, 16mila metricubi su una superficie di 20 mila di alberghiero e 5.600 metri cubi su 9.600 metri quadrati di residenziale.«Quale idea di turismo abbiamo per il futuro?» è stato poi chiesto al sindaco. «Tutto il settore che è cambiato: abbiamo un solo hotel a 4 stelle e le strutture extra-alberghiere come gli appartamenti in affitto non sono più attuali. Non è facile rispondere con dati precisi, dobbiamo garantire però al più largo numero di turisti attrattività verso il nostro territorio. Possono contribuire anche la trasformazione delle malghe in agriturismo», ha concluso Peretti.Il dettaglio degli interventi previsti dal Pat non è ancora elaborato. Sono previste però linee di indirizzo e obiettivi: «Facilitare l’accesso di residenti e nuove coppie al mercato immobiliare, creare architettura sostenibile, consolidamento del polo sportivo, sostegno alle attività commerciali, ammodernamento delle strutture ricettive, sviluppo di campeggio e aziende agrituristiche didattiche» oltre alla «rivalutazione ed eventuale ridefinizione delle attuali aree di espansione, ecomuseo delle malghe a Malga Zocchi, ecovillaggio a Lumini, Campus universitario in Tenuta Cervi, Centro studi flora e fauna a Cà Montagna, strada dei sapori e “percorsi slow”, un campo da golf e infine Prada come porta tra il sistema Garda-lago e Baldo-montagna». «Campus universitario e golf», è stato precisato dai relatori, «sono stati sollecitati dalla Regione».