Smaltire i rifiuti costerà meno, anche se non consentirà grossi risparmi alle famiglie. I 55 mila euro di maggiori entrate registrate nel 2002 rispetto al costo previsto per l’anno corrente (arrivati anche grazie all’aumento della tariffa nel 2002 del 27 per cento), hanno portato l’amministrazione a una correzione in diminuzione della percentuale della tariffa delle utenze domestiche ma non del servizio di raccolta, pulizia, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Il piano finanziario per quest’anno, elaborato dall’Ufficio tributi del Comune e approvato dal Consiglio comunale con l’astensione della minoranza, trova dunque il pareggio tra costi e ricavi sulla cifra di 1.332.994,14 euro, con un incremento rispetto ai costi della scorsa annata di ventimila euro. Nella ripartizione dei costi in rapporto alle superfici e alla quantità dei rifiuti prodotti, il documento evidenzia come le utenze domestiche, che rappresentano il 27 per cento del totale, con 1.600 tonnellatre di rifiuti contribuiscono alla spesa complessiva con 357.170,90 euro, contro le 4.328 tonnellate di rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche e costi che salgono in questo caso a 975.823,24 euro. Negli obiettivi dell’amministrazione comunale, che punta a risultati sempre più positivi nel servizio, oltre alla pulizia e al lavaggio di strade e piazze pubbliche, che deve avvenire con frequenza media e attrezzatura adeguata su tutto il territorio comunale, c’è anche l’avvio di una campagna di sensibilizzazione dei cittadini per la raccolta differenziata, con particolare riguardo alla frequenza e alla modalità di differenziazione, nonché alla tipologia dei materiali. Il Comune punta inoltre ad agevolare le famiglie e a promuovere un miglioramento della qualità territoriale, con l’applicazione delle nuove modalità di gestione e dei nuovi livelli di servizio. È inoltre in progetto, nello stesso tempo, anche la creazione di una piattaforma ecologica da adibire alla multiraccolta, con un finanziamento ad hoc già previsto in 130 mila euro . L’amministrazione, che ha inserito tra le priorità del piano triennale delle opere pubbliche l’isola ecologica, non ha però ancora stabilito l’area su cui realizzarla.