venerdì, Novembre 22, 2024
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Acquistato l’edificio della ex Cassa rurale di Padenghe: diverrà la sede del consorzio-azienda

Il Garda Uno va in banca

Il Garda Uno ha comprato una… banca. L’azienda speciale-consorzio, che si occupa di depurazione delle acque del lago, raccolta dei rifiuti solidi urbani, pulizia delle spiagge, gestione di acquedotti e fognature, ecc., ha deciso di acquistare l’edificio dell’ex Banca del Garda, situato a Padenghe, in via Barbieri 20, di fronte al municipio. «Un fabbricato in cemento armato, vicino alla strada statale litoranea, e in una località mediana, dotato di parcheggi – ha spiegato Franco Richetti, direttore generale del consorzio, che raggruppa tutti i comuni della riviera occidentale e l’Amministrazione provinciale -. Ha una superficie commerciale di circa 2300 metri quadrati (in realtà sarebbero più di tremila), con un caveau interrato, tre livelli e un ammezzato. Al piano terra contiamo di mettere i locali per il pubblico; sugli altri piani, gli uffici e la direzione. In alto, il settore tecnico, utilizzando anche parte del salone-riunione, assai ampio (contiene 200 posti)». Il costo? Quasi tre miliardi, per l’esattezza due miliardi e 850 milioni. Come a dire: un milione e 300 mila lire al metro quadrato. Anni fa l’istituto di credito si è unito alla Bcc di Montichiari, e la sede centrale di Padenghe ha dovuto subire un ridimensionamento, ridotta a semplice sportello di paese. Gli impiegati occupano ancora la struttura ma, in futuro, effettueranno il trasloco in un edificio vicino, ma più piccolo. Il Garda Uno che, dopo avere iniziato l’attività nel complesso Gasparo a Salò, si era trasferito nelle ex elementari di Portese (superficie di circa 500 mq.), ora compie un altro balzo. Reso obbligatorio dal fatto che l’attività continua ad aumentare, come del resto il numero dei dipendenti: nel 2001 diventeranno 141. Il rappresentante di Palazzo Broletto, Mauro Parolini, e tutti i sindaci, o i loro delegati, hanno accettato la proposta dal presidente Guido Maruelli e del consiglio di amministrazione. Per quanto riguarda il pagamento, si è scelta la formula del leasing. Pur essendo, sulla carta, più onerosa (rata mensile 34 milioni più Iva, per dieci anni, con un esborso complessivo di quattro miliardi e 100 milioni) rispetto all’acquisto con mutuo (rate da 32 milioni e mezzo, per un totale di tre miliardi e 910 milioni), consente recuperi di imposta più vantaggiosi, poichè scaglionati su periodi meno lunghi. Approvato il bilancio preventivo 2001, di cui avremo occasione di parlare (unico astenuto: Lonato), l’assemblea ha discusso della trasformazione dell’azienda speciale in società per azioni. La proposta di legge che giace da tempo in Parlamento, con una serie di semplificazioni e di agevolazioni, non verrà approvata entro il termine della legislatura. Di conseguenza la situazione rimane congelata. Che fare: attendere o spingere ugualmente sull’acceleratore per cambiare la veste giuridica? L’argomento verrà approfondito in una serie di incontri, anche perchè bisognerà effettuare la valutazione del patrimonio e la ripartizione delle quote: mantenendo i rapporti attuali, a suo tempo fissati in base alla popolazione, o ridefinendoli, tenendo conto dei servizi? Intanto i comuni avranno due mesi di tempo per esprimere le loro osservazioni alla bozza di statuto predisposta. Congelata, poi, la richiesta di adesione al consorzio avanzata dalla casa di riposo di Desenzano (Opera pia S.Angela Merici). «Vorrebbero affidarci, in particolare, la manutenzione degli impianti e la gestione del calore, un settore nel quale intendiamo entrare. Accettando, potremmo acquisire un po’ di esperienza», ha detto Richetti. Altri hanno risposto di no, fin tanto che non avverrà la trasformazione in spa. Maruelli: «Lo statuto ci obbliga a erogare servizi soltanto ai nostri soci. La richiesta dell’Opera pia è interessante, e andrebbe presa in considerazione». Alla fine l’argomento è stato rinviato. Tra l’altro bisogna accertare se l’Ipab, ente istituzionale non territoriale, può entrare in questo consorzio di comuni.

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