Lombardia – Una visita in campagna per scoprire che non è solo quella dei falsi mulini proposti dalla pubblicità. Per far conoscere ai bambini di città che il latte non si produce nelle centrali e che le galline non nascono spennate, come le vedono al supermercato. Per sentire odori e sapori forti, come quello del formaggio di capra o del latte appena munto, non «neutralizzati» e addomesticati dall’industria che vuole incontrare i gusti di tutti. Ma anche un’occasione per mangiar bene, fare gite all’aria aperta a piedi, a cavallo, in bicicletta, o in canoa, in luoghi meravigliosi (dalle montagne del Varesotto o della Valcamonica, alle colline dell’Oltrepò o della Franciacorta, alla pianura che più piatta non si può del Cremonese e alle risaie del Pavese) e riscoprire la storia e le tradizioni della Lombardia, che sono agricole, gastronomiche e, dunque, culturali. È quanto offre l’iniziativa «Per corti e cascine», organizzata per il quinto anno consecutivo da Cia (Confederazione italiana agricoltura) e dall’associazione Turismo verde. Sabato e domenica prossimi, ben 207 aziende agricole e agrituristiche apriranno le porte ai visitatori, che saranno accompagnati alla scoperta «sul campo» di come si producono salumi, formaggi, ortaggi, miele, anche biologici. Naturalmente, i prodotti non ci si limiterà a osservarli ma si potranno anche assaggiare e, volendo, acquistare direttamente dai produttori. Siccome, poi, ben 93 delle aziende che partecipano all’iniziativa sono agriturismi sarà possibile fermarsi a mangiare e a dormire in cascina (in questo caso è necessario prenotare). Come ogni anno, partecipano all’iniziativa anche cinque Istituti agrari della Lombardia: studenti e insegnanti parteciperanno insieme all’animazione delle due giornate. In tutto, sono 29 i percorsi organizzati, che raggruppano aziende della stessa zona, tra cui è possibile scegliere: dall’itinerario che scopre i «Segreti della Valcalepio» a quello «sul lago di Garda nel dolce paesaggio della Valtenesi», dalla passeggiata tra i «laghi briantei», a quella che parte dal parco agricolo sud di Milano (a pochi chilometri dalla città) per arrivare al parco del Ticino. Qui, nella cascina Caremma, per esempio, si può osservare la coltivazione del riso biologico in un’azienda già attiva agli inizi del ’500. In un’altra azienda a Castelveccana (provincia di Varese), a 1000 metri di altezza, nel panorama del lago Maggiore e del Monte Rosa, grandi e bambini potranno vedere cervi, caprioli, mufloni, e assaggiare formaggi di capra, prodotti senza conservanti. Cercando sul sito www.turismoverdelombardia.it, è possibile inoltre organizzarsi degli altri percorsi personalizzati, selezionando i servizi o i prodotti che interessano di più. Le visite alle aziende costituiranno anche l’occasione, per i più piccoli, per ammirare animali poco conosciuti: all’azienda di Alessandra Lupo, a Salvirola (nella campagna cremasca), oltre alle «normali» galline, sarà possibile vedere anche gli struzzi, mentre a Casirate d’Adda (Bergamo) si allevano bufale. Pavoni, oche del Campidoglio e del Nilo, germani reali, fagiani e cigni neri, ma anche capre, emu, daini e lama abitano invece a Loghino Bosco, a Curtatone (Mn). Una serie di feste e iniziative animeranno le visite in cascina: alla corte Costavecchia (a San Giorgio, in provincia di Mantova) in una casa padronale del XVI secolo, si terrà, domenica, un’esposizione e una dimostrazione di artigianato artistico e una festa contadina sull’aia con balli tradizionali e giochi. Nella cascina Balossina a Sanazzaro de’ Burgondi (Pavia) si terrà il «battesimo della sella»: ai bimbi saranno date le prime lezioni di equitazione, con cavalli, pony e anche asini.