Oggi pomeriggio alle 15, a Salò, verrà inaugurata la nuova piazza Serenissima, tra la Canottieri e l’ospedale, che consente di allungare la passeggiata del lungolago. Il parcheggio delle automobili ha lasciato posto a un giardino. Dopo gli interventi delle autorità, alle 16 ci sarà il taglio del nastro. Quindi il trasferimento in municipio e, alle 17.30, il concerto della Banda cittadina nella Sala dei Provveditori. In mezzo alla piazza-giardino, tra grandi ulivi giunti dalla Spagna, c’è una colonna con il leone di San Marco, in bronzo, realizzato dallo scultore Angiolino Aime. «Ammirando il golfo, nel 1921 Gabriele D’Annunzio – ricorda l’ex farmacista Vittorio Pirlo, che vive nel culto del poeta soldato – scrisse: il leone alato può di nuovo ruggire anche in questa conca che la Dominante (Venezia, ndr) predilesse e onorò col titolo di Magnifica Patria». In piazza Vittoria, conosciuta per l’imbarcadero, là dove adesso si trova il monumento dei caduti, una volta c’era una colonna con il leone di San Marco, fatta costruire nel 1530 dal provveditore Gian Francesco Sagredo. Ma nel 1797 i francesi la abbatterono, gettandola (probabilmente) nel lago. Stessa sorte subirono tutti i simboli di Venezia. Vennero lasciate solo la statua sulla porta del Carmine, in pietra di Botticino, 200 x 130 centimetri, ora in fase di restauro, e quella sotto il portico del Palazzo comunale, privata di una gamba. Poi ci sono due affreschi sulla torre dell’orologio, un olio su tavola nel Duomo (seconda cappella a sinistra) e un’edicola del 1685-87 in municipio, con la cornice ornata di cavalli marini e sirene. Nei mesi scorsi Alberto Rizzi, il massimo esperto in materia (sui leoni di Venezia ha scritto due corposi volumi, catalogandoli uno a uno), ha affermato che si poteva ricollocare una colonna vicino alla Canottieri. E così è stato. Il nuovo leone in bronzo di Angiolino Aime, lo scultore che nel tempo libero fa il mago, dilettando grandi e bambini, è stato sistemato l’altro ieri, giovedì, e subito è cominciato il viavai dei curiosi. Suddivisi in due tranche, i lavori sul piazzale sono ripresi lo scorso settembre, dopo una lunga interruzione. La ditta che li aveva iniziati, la Subwork di Caselle di Sommacampagna, in provincia di Verona, ha costruito parte del molo, poi è stata bloccata da gravi difficoltà. Intascato circa un miliardo di vecchie lire, ha passato la mano alla Edilquattro di Lorenzo Rizzardi, attuale presidente del Circolo vela di Gargnano, comproprietario di Clan des team e regista dell’operazione »39 (si punta a raccogliere 80 milioni di euro per partecipare alla Coppa America, in Spagna, con una nuova grande barca). La Edilquattro ha firmato un contratto di 532.446 euro più 10.544 per oneri di sicurezza. Come dire: un miliardo e 50 milioni di vecchie lire. Progetto esecutivo dello Studio tecnico associato e della Savoldi engineering di Gavardo. Direttori l’ingegnere Giambattista Migliorati e il geometra Enrico Corradi. Coordinatrice l’architetto Anna Gatti, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale. In pochi mesi è stato scavato un canale per mettere in risalto i vecchi bastioni dell’ospedale, si sono realizzati i ponticelli per i pedoni e la passerella di collegamento col giardino Ebranati. Il molo foraneo è in fase di completamento. Per 453 mila euro, la Btt di Manerba si è invece aggiudicata l’appalto riguardante le opere di arredo del piazzale: il giardino, l’illuminazione (con tre tipologie differenziate: lampade disegnate dall’architetto Vittoriano Viganò, simili a candelabri a stelo, faretti sulle mura e luci segnapasso), le finiture (in pietra di S.Anna e marmo rosso di Verona, gli stessi materiali usati a suo tempo sul lungolago) e due piccoli ponti a raso. Progetto di Anna Gatti e del geometra Angelo Del Miglio. Direttore: Stefano Bordonali. A suo tempo il Consorzio Garda Uno ha posato le condutture fognarie, sostituendo il tubo (fatiscente) che correva sul fondo. I pedoni possono ora percorrere l’intero lungolago, passare sul retro dell’ex casa di riposo, camminare nel giardinetto del piazzale, costeggiare il canale, entrare alla Canottieri, proseguire su una passerella e sbucare sul molo della Sirena o nel giardino Ebranati. E, da qui, accedere al parcheggio Martiri della Libertà, dove si svolge il mercato del sabato. Oggi l’inaugurazione del nuovo tratto, con il leone alato che è tornato a…ruggire. Fra qualche anno la passeggiata percorrerà tutto il golfo, dal Carmine al Mulino. Per quanto riguarda il lotto all’interno della Canottieri, la società sportiva ha collocato i pontili, attrezzandoli con colonnine per l’acqua e l’elettricità. 85 i posti disponibili, di cui 20 per imbarcazioni fino a 8 metri e mezzo, 55 entro i dieci metri e 10 sino a dodici. Altre 25-30 rimarranno “a secco”, nel cortile.
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Nel pomeriggio inaugurazione di piazza Serenissima e della stele con la scultura in bronzo, opera di Angiolino Aime
La passeggiata sul lungolago si allunga e il parcheggio è diventato un giardino
Il leone di Venezia torna a ruggire
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