L’anno scolastico è appena iniziato ma già al liceo «E. Fermi» di Salò ci si prepara ad accogliere una delegazione di insegnanti e studenti, una decina in tutto, provenienti dal Liceo Europeo di Ilmenau (Germania) e da quello di Tarnow (Polonia). Il gruppo arriverà oggi e rimarrà fino a martedì 9 ottobre. L’iniziativa rientra in una serie di attività promosse nell’ambito del Progetto Comenius, al quale Salò ha aderito insieme ai partner tedeschi e polacchi. Grazie anche al contributo finanziario della Comunità Europea, i tre istituti superiori saranno impegnati nei prossimi tre anni scolastici in un progetto comune. Le classi coinvolte lavoreranno infatti su un tema di particolare interesse, in questo caso su personalità europee rilevanti in ambito culturale, storico o civile. Per far questo, gli allievi dei tre istituti dovranno tenersi in contatto, scambiarsi informazioni e materiali, organizzare piccole mostre, ed alla fine trasferire i risultati in rete o realizzare una pubblicazione. Usare le lingue straniere sarà quindi assolutamente necessario perchè i ragazzi possano comunicare tra di loro, scoprire affinità e diversità e percepire il senso di appartenenza a una comunità dalle radici comuni, l’Europa. Nell’incontro di questi giorni gli insegnanti e i rappresentanti degli studenti, italiani e stranieri, parteciperanno insieme a momenti di progettazione comune, si confronteranno in aula sulle rispettive abitudini, sulle peculiarità dei diversi sistemi scolastici; verranno affrontati anche questioni di storia, prima e dopo la caduta del Muro di Berlino (o quella più recente e tragica degli ultimi avvenimenti negli Stati Uniti). Gli ospiti saranno inoltre accolti nel Palazzo municipale dal sindaco Giampiero Cipani e dagli amministratori comunali, interessati a favorire l’apertura a nuove opportunità culturali. Non mancherà la possibilità di visitare Brescia e Verona, oltre a vedere alcune tra le località più belle del lago di Garda. Non è certo semplice partecipare a un programmma comunitario: diventare «europrogettisti» richiede tempo, pazienza, spirito di adattamento, ma soprattutto grande energia ed entusiasmo, nel momento in cui la scuola, in cammino verso l’autonomia, sta già chiedendo moltissimo a presidi e insegnanti. Ma forse questa apertura è una sfida a cui alcuni professori del «Fermi» non intendono sottrarsi, perchè credono che sia una grande opportunità per sperimentare la tolleranza e l’accoglienza del diverso: una ricchezza tutta da scoprire. L’anno prossimo toccherà a una delegazione del «Fermi» essere ospitata dal Liceo di Tarnow, in Polonia, per individuare nuove attività. Ma questa è un’altra storia.
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Una serie di attività comuni su personaggi significativi. Gli allievi stranieri saranno ricevuti dal sindaco. Ospiti le delegazioni di studenti tedeschi e polacchi per un progetto internazionale
Il liceo Fermi si fa in tre e guarda all’Europa
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