mercoledì, Dicembre 18, 2024
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I club del Brescialago promuovono anche un concorso letterario per i ragazzi I promotori: «Aiuterà familiari e malati a gestire il passaggio dal coma alla vita quotidiana»

Il «Lions» apre un centro per traumatizzati

La Circoscrizione Lions Brescialago quest’anno punta in alto. Il gruppo, composto dal presidente Emanuele Lo Monaco, dal segretario Giuseppe Lanfranchi, dai delegati di zona Lavinia Beneventi Formica e Rocco Montemurro, coadiuvata dai 10 presidenti di Club, ha messo a punto due progetti ambiziosi di tipo culturale ed educativo, che coinvolgeranno tutti Club in un lavoro di gruppo. Il primo progetto è un concorso letterario rivolto agli studenti delle ultime due classi delle scuole medie superiori della circoscrizione sul tema della nascente nazione europea dal titolo «L’Europa: come la vorresti?». I vincitori del concorso saranno ospiti al Forum Europeo Lion che si svolgerà a Roma dal 30 settembre a 2 ottobre. L’altro progetto è di carattere sanitario, e, coordinato dai medici Franco Pesciatini e Mara Mutti, riguarda la «Reintegrazione familiare e sociale assistita del paziente post – comatoso». Il progetto pilota conta sul contributo dell’amministrazione comunale di Toscolano Maderno ed in particolare del sindaco Paolo Elena, e della Cooperativa «La Cordata» di Roè Volciano presieduta da Attilio Bonomi, ed ha lo scopo di dare vita ad una struttura demedicalizzata di transizione per chi ha subito un trauma cranico. In questa struttura infatti pazienti e familiari potranno essere aiutati a gestire il passaggio dagli istituti ospedalieri al domicilio e al rientro alla vita quotidiana, e raggiungere e/o proseguire gli obiettivi riabilitativi programmati nei centri di riabilitazione. Per capire l’importanza dell’iniziativa è necessario ricordare che in Italia, lo confermano le statistiche, c’è una incidenza di circa 500 mila casi di trauma cranico all’anno. Di questi 125 mila raggiungono livelli di gravità che richiedono l’ospedalizzazione, 25 mila si concludono con la morte e 22 mila sono invece quelli che sopravvivono ma con esiti gravi e permanenti. C’è poi una considerazione preoccupante: la popolazione giovanile e soprattutto i ragazzi compresi tra i 15 e i 25 anni sono le persone più a rischio in questo tipo di traumi. Per questo, dicono i promotori, questo progetto è importante. Sull’argomento la Circoscrizione preparerà a ottobre un convegno per dare visibilità al progetto, coordinato da Giovanni Rosina, presidente del Desenzano Host.

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