Il nuovo anno ha portato a Fasano il lungolago-passerella e la pavimentazione del piccolo porto. Sono stati molti gli abitanti che hanno voluto percorrere la nuova passeggiata che collega il porticciolo con via Portizzolo, realizzata dal Comune di Gardone con una spesa prevista di 600mila euro.Il nuovo lungolago, per diventare veramente fruibile, necessita ora della realizzazione del progettato che prevede il collegamento con quello di Maderno, già attuato sino a quasi al Bornico, vale a dire al confine con il territorio gardonese. Il collegamento era già stato programmato dalle precedenti amministrazioni ma mai portato a termine.Quando l’intero percorso sarà completato, residenti e turisti avranno la possibilità di percorrere una passeggiata pedonale e ciclabile di circa sei chilometri, vale a dire da via Portizzolo di Gardone Riviera sino a viale Ugo Foscolo e quindi proseguire fino alla parrocchiale di Toscolano, lungo l’intero bellissimo golfo di Maderno e oltre.Il progetto, in fase di realizzazione da parte del Comune di Toscolano Maderno, in collaborazione e con il contributo dell’Amministrazione Provinciale, prevede, infatti il prolungamento dell’itinerario anche se sarà la prossima Giunta a portarlo a compimento essendo ormai imminenti le elezioni amministrative previste per la primavera, mentre a Gardone si svolgeranno nel 2009.SEMBRA CADUTA invece l’ipotesi, osteggiata dagli albergatori, del percorso a lago in direzione di Gardone Sotto, che snaturerebbe un ambiente da tutelare con rigore, oltre a creare grave danno a numerose strutture alberghiere. Tuttavia la popolazione di Fasano ha chiesto che il percorso venga prolungato almeno sino a Villa delle Rose, istanza accolta dagli amministratori gardonesi che passeranno l’impegno ai successori.Sempre a Fasano rimane aperto il problema delle conifere secolari e delle magnolie abbattute nel giardino storico dell’Hotel Bellariva per fare spazio alla piscina durante i lavori in corso di ristrutturazione e ampliamento dell’immobile. Stessa sorte era toccata al piccolo parco di conifere e pioppi esistente, sempre a Fasano, di fronte all’ex Hotel Centrale, distrutto per dare vista a lago al nuovo edificio sorto sull’area dell’ex albergo e creare l’autorimessa interrata, come ha rilevato Giovanni Salerno, attento studioso della vegetazione gardonese.UNA SITUAZIONE urbanistica, che per molti costituisce un’irripetibile occasione perduta, è poi quella dell’ex area Esso di Gardone. Il Consiglio comunale, infatti, ha approvato a fine novembre il programma integrato d’intervento della proprietà acquisita dalla srl Sage di Armando Fontana, amministratore delegato della Fonte Tavina di Salò, portando a conclusione una vicenda che si trascina dal 1965 e facendo perdere la possibilità di risolvere uno dei principali nodi urbanistici gardonesi.Il progetto degli architetti Guido Elio Armellini e Luigi Ferrari, come ha rilevato durante la seduta di approvazione del programma integrato il consigliere di minoranza Andrea Cipani, non prevede, infatti, «la fermata dei bus, con la pensilina, il bar, l’edicola dei giornali, la sede dei vigili, l’ambulatorio medico e i bagni pubblici che, siti oggi nella centralissima via Repubblica, non rappresentano un bel biglietto da visita».
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Pronto il percorso nella frazione. Seguirà il tratto fino al confine comunale