domenica, Febbraio 23, 2025
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Abbinare il miele a piatti dolci è una cosa normale, riuscire a proporlo invece assieme ai piatti della cucina tradizionale, magari anche affiancandogli il giusto vino, risulta essere un tentativo ardito e quasi artistico.

Il Miele Bresciano alza la testa

Abbinare il miele a piatti dolci è una cosa normale, riuscire a proporlo invece assieme ai piatti della cucina tradizionale, magari anche affiancandogli il giusto vino, risulta essere un tentativo ardito e quasi artistico. Questo è quello che ha provato a proporre l’APAB (associazione produttori apistici bresciani) martedì sera presso la Locanda Santa Giulia di Padenghe, con risultati sorprendenti. Una Zuppa di miele di castagno preparato con verza e riso e accompagnato da un Convento Santa Lucia del 1995 potrebbe essere un primo piatto quasi tradizionale, mentre un maialino al latte caramellato servito con Pinot Nero Corteccio del 1996 potrebbe già destare più sorpresa, c’è voluto parecchio coraggio invece per proporre dei crostini con lardo e Bagos bagnati col miele d’acacia accompagnati dal Dessert San Martino della Battaglia 1996 DOC. Tutto questo nell’intento dei mèmbri dell’Apab aveva lo scopo di dimostrare che il miele, quello bresciano in particolare in questo caso, possono essere consumati normalmente non solo coi dolci, ma anche durante il pranzo o la cena quotidiani. Il provincia esistono più di mille produttori di miele, per lo più hobbisti, che producono circa 3000 quintali di miele all’anno, tra quello di acacia, castagno, tarassaco, millefiori, rododendro, tiglio e miele di melata, troppo pochi per non essere considerato prodotto di nicchia, ma abbastanza perché i produttori facciano, come stanno facendo, sentire la loro voce per iniziare un discorso serio di ampliamento del mercato e potenziamento del sistema produttivo. Tra gli altri ospiti alla serata ha partecipato anche l’assessore all’agricoltura della provincia Mantelli, che impegnato da mesi nella promozione e valorizzazione dei prodotti bresciani, ha raccolto al volo l’appello ribadendo la disponibilità del suo Assessorato e della stessa Provincia ad aiutare tutti i produttori impegnati nei più svariati settori della agricoltura bresciana. Presenti anche, oltre al sindaco di Padenghe, Giancarlo Allegri, anche il presidente dei cuochi bresciani e direttore della scuola alberghiera di Desenzano Walter Mesar e dell’ARTHOB Beppe Dattoli. L’auspicio scaturito al termine della serata, è che questa manifestazione possa proseguire nel tempo ed entrare a far parte di quelle manifestazioni enogastronomiche annuali basate esclusivamente su prodotti delle terra bresciana con la possibilità di partecipazione anche del pubblico, grande estimatore dei prodotti di casa nostra.

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