La chiesa parrocchiale del Beato Andrea non riusciva a contenere la folla che ha voluto portare l’ultimo saluto a Bepi Fraccaroli, deceduto per un male incurabile a 76 anni, dopo una vita vissuta nella sua cascina di Berra Vecchia a coltivare il suo Lugana, il vino servito alla mensa del Papa. A portare il cordoglio della comunità il sindaco Umberto Chincarini con l’assessore delegato Carlo Nosè. Tre i concelebranti il parroco don Tarcisio Soldà, il parroco emerito di Malcesine don Nicola Azzali amico della famiglia e padre Leo dei frati francescani del convento della Madonna del Frassino. È stato proprio padre Leo a commentare il vangelo sottolineando alcuni aspetti della vita umile e laboriosa di Fraccaroli. Ieri l’aia davanti alla casa di Fraccaroli era stracolma di gente. Innumerevoli anche i telegrammi arrivati alla famiglia. Non è mancato quello più importante, spedito dal Vaticano. Il vignaiolo del Papa «ha lasciato un vero segno fra la gente. La sua bontà e generosità. La sua umiltà e il suo stile moderato e modesto, di padre ed amico», ha sottolineato padre Leo nell’omelia, «si inseriscono benissimo nel grande contesto francescano. E Bepi tutto questo lo ha messo in pratica come stile di vita, nella famiglia, nel lavoro e per la patria. La prigionia in Germania durante la guerra, la fame e le percosse sono state per Bepi la molla per considerare ogni persona incontrata durante la sua vita operosa come un fratello bisognoso. E il suo aiuto e la sua generosità non sono mai mancati. Lo dimostra la grande partecipazione ai suoi funerali».
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A Peschiera i funerali di Fraccaroli
Il Papa saluta Bepi
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