Dodicimila pagine per condensare un secolo di vita. Quella che, giorno dopo giorno, racconta i fatti minuti di un paese, dagli eventi che hanno cambiato la storia a quelli della quotidianità. Raccolti attraverso tutte le fonti possibili e immaginabili: le cronache dell’epoca, gli archivi pubblici e privati, biblioteche e fotografie, i manifesti, i diplomi, le pagelle, le lettere e gli scritti, i ricordi ed i racconti dei protagonisti. Osvaldo Pippa, 67 anni, sposato, ragioniere e funzionario di banca in pensione con incarichi a Lonato, Montichiari, Brescia, Palazzolo, Salò, non ha trascurato nulla per mettere insieme la storia del suo paese nel Novecento. Tanto da dedicare ben 7 anni alla realizzazione del suo sogno: stilare le memorie lonatesi, cioè la storia della comunità dal 1899 al 2003 con un preambolo sulla seconda metà dell’Ottocento. Nei 12 volumi c’è proprio tutto. L’uomo vespa che si aggirava di notte negli anni del primo dopoguerra, soprannome affibbiatogli a causa del vizietto di tendere agguati alle lonatesi pungendole nelle parti molli posteriori. Ci sono i timori per la fine del mondo, suscitati dall’apparire della cometa di Halley nel 1910, quelle dell’asso dell’aviazione Marziale Cerutti, le gesta del «campione contadino», il ciclista Giacomo Lucon, e quelle del pilota Viola che pur di vincere nella sua categoria, ovvio, la mitica «Mille miglia», si spogliò in auto per vincere il caldo senza dover aprire i finestrini e frenare la velocità così da arrivare seminudo a Brescia. Viene ricordata la passione per il calcio e le sfide con il Montichiari culminate nel pestaggio dell’arbitro sul campo di viale Roma che sancì la squalifica ed il ritiro della squadra. E ci sono i grandi eventi: l’illuminazione elettrica pubblica, la Prima guerra mondiale, le grandi opere come le scuole, il lido di Lonato, ospedale, autostrada, circonvallazione. «Sentivo da tempo lo stimolo di tentare di preservare negli anni futuri il ricordo di immagini , avvenimenti, situazioni, personaggi che hanno concorso, nel secolo che si è concluso, a formare l’humus della società lonatese alla quale appartengo – racconta Osvaldo Pippa -. Prendendo a modello le “Memorie” di Orazio Tessadri ho risolto la questione espositiva scegliendo di presentare in forma integrale tutte le sequenze cronologiche degli avvenimenti, delle note, dei documenti, lasciando al lettore l’interpretazione». I testi, dattiloscritti e rilegati in 12 volumi, sono per il momento consultabili contattando l’autore che è intenzionato a riprodurle in Dvd.
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Dodicimila pagine per narrare un secolo di storia e di cronaca lonatese
Il ponderoso lavoro di Osvaldo Pippa, un’autentica “Summa”
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