lunedì, Dicembre 23, 2024
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Dopo il varo del regolamento, possibile gestione agli amici della Tirlindana

Il porto canale non interessa alla Lido di Riva

Finora il canale della Rocca è sempre stato acqua di nessuno, nel senso che al tempo del demanio gli attracchi erano sostanzialmente liberi e tali sono rimasti anche quando la provincia, appena ereditato il braccio d’acqua intorno alla Rocca, e desiderosa di affermare la propria fresca sovranità ha tentato di introdurre una regola applicando una tassa. Tutti i proprietari di barca si sono ben guardati dal versare anche una sola lira, nell’attesa di un chiarimento legislativo arrivato solo da poco col passaggio del canale al comune di Riva e da questo alla Lido spa.Ora la commissione regolamenti, presieduta da Enzo Bassetti, è al lavoro per scrivere una nuova normativa, e forse per ritoccare quella esistente anche a san Nicolò, visto che rispetto ai prezzi praticati negli altri porti del lago di Garda, quelli rivani sono piuttosto bassi. Ma non solo di costo dell’ormeggio dovrà occuparsi il regolamento: anche dei diritti e dei doveri, chi può attraccare, secondo quali priorità, a quali condizioni. Negli ultimi mesi il numero delle barche a remi legate agli anelli è cresciuto in maniera considerevole: segno che molti proprietari di barca hanno occupato a buon conto un ormeggio, cercando di precostituirsi un diritto da far valere nel momento in cui – presumibilmente dal gennaio 2001- anche quel tratto di sponda sarà regolamentato. In effetti lo potevano fare: basta buttar giù una boa ed attaccarsi ad uno degli anelli esistenti. Quanto al problema del gestore, i giochi sono ancora aperti. Il presidente della Lido di Riva, architetto Mauro Malfer, ha dichiarato che la società non è interessata minimamente alla gestione di porto san Nicolò e men che meno del canale della Rocca. Le ragioni sono molteplici e vanno dal fatto che la Lido di Riva sta assumendo sempre più le caratteristiche di una società di capitali, delegando ad altri soggetti l’aspetto gestionale: come testimonia l’affidamento alla Gts dell’albergo Lido, della gelateria e del campeggio Brione. Inoltre la resa economica, per la società che dovrebbe assumere e stipendiare personale ad hoc, non è affatto remunerativa. La lido di Riva dunque è disponibile a subaffittare, o comunque a cedere la gestione, semprechè non arrivi da parte dell’amministrazione comunale un «ordine» di segno contrario (attraverso, appunto, il regolamento ora allo studio). Così, almeno per quel che riguarda il canale, prende consistenza l’eventualità di affidarne la gestione agli Amici della Tirlindana, che ne hanno fatto richiesta e che potrebbero contare, per le operazioni spicciole di ogni giorno, su un consistente apporto di volontariato da parte dei soci (a loro volta interessati a mantenere il più basso possibile il costo dell’ormeggio). L’affidamento peraltro non avverrà prima che il consiglio comunale abbia approvato il nuovo regolamento, vincolante per chiunque. Pure la Fraglia della Vela avrebbe interesse ad utilizzare il braccio est del canale, verso la spiaggia degli Olivi, come porto in occasione di alcune regate particolarmente affollate. Anche in questo caso c’è la massima disponibilità all’accordo: unico problema da risolvere quello dei motoscafi da crociera che ovviamente non possono convivere con una folla di barche a vela. Non risulta invece che sia stata presa in considerazione un’ operazione di ripulitura dei fondali del canale.

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