L’amministrazione comunale, con i soli nove voti di maggioranza, ha stanziato 80 mila euro per studi e ricerche inerenti la qualificazione dell’area da punta Cornicello al distretto sanitario. Lo stanziamento ha trovato la ferma contrarietà dei tre rappresentanti del gruppo misto e dei cinque consiglieri di «Vince la Gente». Un investimento invece necessario, secondo il sindaco Pietro Meschi, per capire se in quella zona potrà insistere il nuovo porto del centro lacustre: «Entro l’autunno», ha dichiarato, «gli studi saranno ultimati e avremo quindi elementi tali che ci consentiranno di arrivare ad una valutazione finale sulla necessità o meno di provvedere alla nuova struttura portuale». Il primo cittadino per la prima volta ha chiaramente esplicitato la sua posizione in merito alla questione dichiarando di essere favorevole alla costruzione della struttura «se le ricerche ambientali e di marketing dimostreranno che servirà ad innalzare la qualità del turismo di Bardolino».Secca la replica di Giuliano Rizzi del gruppo misto: «Sono studi che servono ai politici, trattandosi di ricerche non basate su dati scientifici». In due parole: facilmente pilotabili a seconda del committente. «Mi auguro che la costruzione o meno del nuovo porto diventi questione della prossima campagna elettorale al fine di dare una legittimità politica all’intervento», ha continuato Giuliano Rizzi ricordando che gli studi relativi al nuovo porto ci sono già e sono stati prodotti dall’architetto Marco Ardielli, costo 25 mila euro, e da Garda Navigando società collegata a Sviluppo Italia.In particolare Rizzi, e successivamente Lauro Sabaini capogruppo di Vince la Gente, ha chiesto informazioni in merito ad una presunta richiesta di risarcimento danni da Garda navigando per la mancata realizzazione del porto turistico. «Si sono sentiti usati e pensano che il Comune abbia fatto accordi con altri», ha replicato il sindaco Meschi. «Inoltre Garda Navigando è in via di liquidazione e noi non possiamo affidare a loro l’incarico solo perché hanno redatto degli studi di fattibilità», ha continuato il primo cittadino dissentendo dalle dichiarazione di Rizzi, «i progetti precedenti hanno dei buchi e con gli 80 mila euro finanzieremo studi tecnici di diversa natura e non certo politici. Non esistono ad esempio analisi di marketing collegati alla portualità lacuale». «Non è vero», ha ribattuto Lauro Sabaini, «ci sono, forse un po’ datati, ma ci sono». Contro lo sperpero di denaro pubblico si è scagliato Walter Calicante mentre l’assessore all’ecologia Plinio Boni ha difeso la bontà dell’iniziativa.«È utile non solo per questa amministrazione ma anche in vista della prossima campagna elettorale che si trasformerà in un vero referendum pro o contro il nuovo porto. I nuovi studi daranno una mano a sgombrare il campo dai dubbi e consentiranno ai cittadini di valutare attentamente la situazione». «Se volete», ha alzato la posta il sindaco, «possiamo risparmiare gli 80 mila euro e inserire direttamente il porto nel Pat (Piano d’ambito territoriale ndr)». «Sarebbe come dire che si vuol fare il porto», ha replicato Giuliano Rizzi provocando la reazione dell’assessore al sociale Ermanno Azzolini. «Stiamo scivolando nel ridicolo. Lo studio va fatto: anzi lo esigo perché voglio essere in grado di prendere una decisione una volta valutati tutti gli elementi». [FIRMA]
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Decisione presa con i soli voti della maggioranza, opposizione contraria: «Sperpero di soldi pubblici»