A Salò sono state programmate due assemblee sulla questione-ospedali. Questa sera, giovedì 6 novembre, nell’auditorium dell’Istituto «Battisti», l’Ulivo discuterà della sanità per l’alto Garda e la Valsabbia. Premesse: no alla chiusura e alla svendita degli ospedali riabilitativi di Salò e Fasano. L’obiettivo: come cambiare la politica sanitaria regionale del centro destra. Interverranno Gianpaolo Comini, coordinatore di zona dei Ds, Antonio Moro (Margherita), Gianluigi Chittò (Verdi), Guido Galperti (consigliere provinciale del centrosinistra) e Claudio Bagaglio (consigliere regionale). Conclusioni affidate a Tino Bino, candidato alla presidenza di Palazzo Broletto. Lunedì 10 novembre, invece, il Consiglio comunale di Salò si riunirà in seduta straordinaria. Il sindaco Giampiero Cipani – del quale pubblichiamo un intervento a pagina 39 – ha invitato alla riunione Carlo Borsani, assessore alla Sanità in Pirellone, Mauro Borelli, direttore dell’azienda ospedaliera di Desenzano (comprendente pure le altre strutture della zona), e Carmelo Scarcella, responsabile dell’Asl di Brescia. Intanto c’è da registrare l’intervento degli «Amici del golfo» che, dopo avere lavorato all’ipotesi della creazione della passeggiata a lago (poi sposata dall’amministrazione locale), hanno cominciato a esaminare anche i temi dei parcheggi e degli ospedali. «Quanto sta accadendo ci sembra sconcertante, e ci costringe a prendere posizione – afferma Aurelio Nastuzzo, presidente della Associazione -. Nell’arco di pochi mesi la direzione dell’azienda di Desenzano ha pubblicato una serie di comunicati ufficiali, che poi sono stati regolarmente smentiti dai fatti. Ci chiediamo pertanto come si possano affrontare problemi di così grande rilevanza per la salute dei cittadini con tanto pressappochismo e improvvisazione». Nastuzzo ricorda «due esempi eclatanti». Il primo riguarda la chiusura di Medicina di Salò. Il comunicato numero 20 dell’azienda, datato 11 giugno 2003, dichiara che «la sospensione del reparto ha un carattere temporaneo e riguarderà solo i mesi estivi: giugno, luglio, agosto e settembre. Dopo questo periodo, verrà riaperto erogando i consueti servizi. Una decisione presa per consentire a tutti gli infermieri e ai dipendenti degli ospedali di Salò e Gavardo di poter fruire delle ferie maturate. Colgo l’occasione, sottolineava Borelli, per precisare che il reparto in questione, quando sarà riaperto, non verrà più chiuso fino alla realizzazione del nuovo ospedale, che sarà ubicato nel comune di Roè Volciano o Gavardo o Salò. Come risaputo, Medicina non è più stata riaperta. Anzi è previsto il trasferimento a Gavardo anche di Psichiatria, mentre è stata annunciata per il 31 dicembre 2003 la chiusura definitiva dell’intero nosocomio di Salò». Secondo esempio. «Sul notiziario di luglio dell’azienda ospedaliera di Desenzano – continua il presidente degli Amici del golfo – si evidenzia la volontà a realizzare il nuovo ospedale, e si sottolinea che, grazie ai 29 milioni di euro stanziati dalla Regione, sarà possibile compiere il primo passo concreto. Il nuovo ospedale è uno degli obiettivi principali dell’azienda ospedaliera, un’occasione irripetibile per il territorio: non la si può perdere, come invece accaduto in passato. Nel notiziario di settembre, invece, cambia tutto, e si prevede esclusivamente l’ampliamento della vecchia struttura di Gavardo. Non sappiamo più come definire questo modo di gestire la sanità, anche se gli aggettivi non mancherebbero. «Da sempre ripetiamo che ci si presenta un’occasione irripetibile per dotare l’alto Garda e la Valsabbia di un nuovo ospedale, al passo con i tempi e le esigenze della popolazione. Perdere tale opportunità penalizzerà irrimediabilmente il nostro territorio».
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Stasera il convegno dell’Ulivo sulla sanità, lunedì 10 il Consiglio straordinario. Gli Amici del Golfo: «Una situazione sconcertante»