«Il Consiglio di oggi è stato convocato con un argomento che si può definire straordinario: celebrare e dare un doveroso saluto al tenente colonnello Antonio Sergi che l’Arma dei Carabinieri ha chiamato ad altro incarico». Umberto Chincarini ha introdotto così la riunione con cui il Consiglio comunale ha ufficialmente salutato l’ufficiale che dal 2003 ha guidato la Compagnia Carabinieri di Peschiera.«È un dovere ricordare la collaborazione raggiunta in questo periodo così come i risultati straordinari ottenuti. Lascio alla memoria di tutti pensare a com’era Peschiera cinque anni fa e a come è adesso. E so che il mio ricordo per il lavoro svolto sul territorio dal tenente colonnello e dai suoi militari è condiviso da tutti i sindaci dei Comuni dipendenti dalla Compagnia».«Il tema della sicurezza è importante», ha quindi proseguito il sindaco, «e tutta Peschiera ha potuto apprezzare il lavoro svolto dal comandante con le forze che ha avuto a disposizione; e allo stesso tempo auspico che lui abbia apprezzato l’ospitalità e il grado di civiltà del nostro paese. Viviamo oggi questo passaggio di consegne e l’augurio è che possa tornare a lavorare in questo territorio e in una provincia che ora ben conosce».Al sindaco sono seguiti gli interventi di Bruno Dalla Pellegrina, Elio Zenato e Flavio Amicabile che hanno sottolineato la condivisione dell’iniziativa e il ringraziamento per il lavoro svolto sul territorio da Sergi e dai suoi militari.E il tenente colonnello, che a giorni lascerà Peschiera per il ruolo di vice comandante provinciale a Perugia, è a sua volta intervenuto per ringraziare gli amministratori.«Non ho preparato nulla di scritto perché i discorsi migliori sono quelli che vengono dal cuore. Ringrazio il sindaco e i consiglieri per la sensibilità dimostrata nei miei confronti. Peschiera, dove mi sono trovato benissimo, è stato il fulcro del lavoro di questi 5 anni: un lavoro intenso, che non sarebbe stato possibile senza i miei collaboratori insieme ai quali sono stati raggiunti obiettivi ragguardevoli».Sergi ha anche citato alcuni dati relativi agli anni della sua «guida»: il grande impegno sul fronte del contrasto alla prostituzione «che assorbe quasi la metà del nostro lavoro; 500 sono state le prostitute individuate. Di queste in teoria la metà sarebbe stata espulsa anche se in pratica le espulsioni sono state 50. Un dato che merita una puntualizzazione: perché il rimpatrio trova ostacoli dal punto di vista economico e quando ci si trova davanti ad una persona di cui non si riesce a determinare la nazionalità. E’ evidente infatti che non si può rimpatriare un apolide».E ancora: «Solo nell’ultimo anno sono state controllate con il pre test sulla guida in stato di ebbrezza 30.000 persone», ha detto il comandante. «Di queste circa il 4 per cento è risultato positivo, un dato in linea con quanto verificato anche nelle ultime operazioni svolte in collaborazione con il Dipartimento nazionale tossicodipendenze e le altre forze dell’ordine».Dall’ufficiale l’invito a lavorare sulla prevenzione e sui ragazzi e l’apprezzamento oltre che all’impegno dell’amministrazione al lavoro delle molte realtà associative in attività sul territorio che «sono un esempio per le nuove generazioni; una risorsa importante che non si trova ovunque».E poi il rapporto con la polizia locale che appare «destinato ad avere in futuro un ruolo sempre più incisivo perché consente di ottimizzare le risorse disponibili e dunque far spendere meno soldi al cittadino».
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Il tenente colonnello che ha retto la Compagnia è destinato a un incarico di prestigio a Perugia